La Lega Nord dice no alle celebrazioni per la Festa della Repubblica
Una lettera di Matteo Salvini a sindaci e amministratori: “State lontani da qualsiasi celebrazione, c’è ben poco da festeggiare”

La Lega Nord non festeggia la Festa della Repubblica. Da sempre allergica al tricolore in ogni sua forma, quest’anno la presa di posizione del Carroccio è netta ed evidenziata da una lettera del segretario Matteo Salvini:
“Oggi scriverò ai 300 sindaci della Lega ed ai 3000 amministratori perché il 2 giugno si tengano lontani da qualsiasi celebrazione. Non c’è nulla da festeggiare con prefetti che stanno riempiendo l’Italia di immigrati. I nostri amministratori si tengano lontano da qualsiasi ipocrisia. Noi non facciamo le comparse, in questo Paese c’è davvero poco da festeggiare”.
L’appello del leader leghista è stato colto al volo anche in provincia di Varese, dove già a Saronno c’è stata una presa di posizione contraria alle celebrazioni. Il segretario provinciale e sindaco di Morazzone Matteo Bianchi spiega: «I sindaci della Lega non festeggeranno il 2 giugno, non per sterile propaganda elettorale ma per convinzione dopo che i continui tagli ai comuni rendono sempre più difficile garantire i servizi minimi ai cittadini».
E Giuseppe Longhin, responsabile provinciale Enti Locali e capogruppo in Provincia, aggiunge: «C’è poco da festeggiare. Le priorità di questa Repubblica non sono più quelle che chiedono i cittadini. Indossare il tricolore il 2 giugno sarebbe come dare 2 metri in più di guinzaglio al proprio cane, oggi sapendo che domani glielo si accorcerà di 3. I sindaci e gli amministratori leghisti il 2 giugno penseranno, come tutti gli altri giorni dell’anno, a come tutelare i propri cittadini dal depredamento governativo».
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Vi chiedo solo un ultimo atto di umiltà e coerenza. Siccome disprezzate questo paese, l’unione europea e chissà cos’altro allora dimettetevi in massa da ogni incarico pubblico e rinunciate agli sporchi soldi dei contribuenti.
Solo così potrete finalmente lanciare le vostre invettive contro tutto e tutti senza dare l’impressione che siete quelli che sputano nel piatto dove mangiano.
Però se rimanete dovete accettare che l’unico modo per cambiare le cose secondo le vostre volontà è quello di restare fedeli ai propri incarichi, crederci e cambiare, secondo le regole democratiche, le idiosincrasie che più vi attanagliano.
Tutto il resto sono show per il popolino che ci propinate ormai da decenni. Show che ormai ha stancato.
in Italia la situazione complessiva del Paese sta peggiorando ogni giorno: è normale ci sia chi lecitamente ritenga che la festa della Repubblica debba essere celebrata solo se si modifica questo andamento negativo.