Valico chiuso, la minoranza presenta una seconda mozione

Dopo la bagarre nell'ultimo consiglio comunale, in commissione verrà trattata una seconda mozione legata ai frontalieri e alla libera circolazione di confine

Avarie

Sulla questione del valico di Cremenaga chiuso la notte non c’è solo la mozione presentata e poi ritirata in consiglio comunale da Giuseppe Taldone, da cui è seguita la polemica dei giorni scorsi, e per la quale la minoranza ha accusato l’attuale amministrazione di voler sottrarre il dibattito in consiglio comunale, inoltrando una “censura” nei confronti del presidente dell’assemblea cittadina (nella foto, un momento dell’ultimo consiglio comunale).

Nella commissione bilancio di questa sera, infatti, all’ordine del giorno è presente anche una seconda mozione firmata Compagnoni, Nogara, Agostinelli dove si affronta la medesima questione ma in termini diversi.

Nel testo, infatti, non si fa riferimento alla presunta discriminazione dei lavoratori italiani (riferimento invece presente nel testo proposto da Taldone e non accettato, in parte dei contenuti, dal sindaco Pellicini che chiese una limatura incommissione per renderla unanima), ma alle sole problematiche inerenti il disagio che tale decisione presa dalle autorità svizzere comporta.

Ecco il testo, che verrà trattato, nella riunione odierna, dopo la mozione Taldone.

I sottoscritti Consiglieri Comunali, Franco Compagnoni, Enrica Nogara,  Giovanni Petrotta e Pietro Agostinelli, ai sensi dell’art. 23 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale chiediamo di discutere la presente mozione sulla scorta di quella approvata dal Consiglio Regionale della Regione Lombardia nella seduta del 4 aprile 2017.

PREMESSO CHE

Il 5 gennaio 2017 da fonti di stampa svizzere e italiane si è appreso che le autorità svizzere tenuto conto che dallo scorso 1° aprile si è verificata l’annunciata chiusura notturna dalla ore 23 alle ore 5, per un periodo temporale di sei mesi, dei valichi di Novazzo, Pedrinate e Ponte Cremenaga a seguito di eventi delittuosi avvenuti nella fascia sud della Svizzera;

CONSIDERATO CHE

la scelta di chiudere la frontiera di Ponte Cremenaga creerebbe serie problematiche sul territorio in termini di viabilità, sicurezza per il cittadino e di libera circolazione delle persone;

la chiusura della frontiera di Ponte Cremenaga impedirebbe la libera circolazione di cittadini della Comunità europea e in particolare di quelli residenti nel comune di Cremenaga oltre che i frontalieri provenienti dalle Valli del Verbano e del Luinese che si recano giornalmente in Svizzera per lavoro;

la Svizzera, assieme ad altri stati europei fa parte dello spazio Schengen, in virtù del quale i paesi che ne fanno parte non effettuano più controlli sistematici alle loro frontiere interne (cioè alle frontiere tra due Stati Schengen);

l’adesione di questo Stato all’UE ha tuttavia dei vincoli, motivo per il quale alle predette frontiere permangono controlli doganali preceduti o accompagnati da una verifica dell’identità (controllo dei documenti o ricerca nel sistema informazione) per motivi di sicurezza interna o per fondati sospetti in base a informazioni da questa detenute e riguardanti eventuali minacce alla pubblica sicurezza o presunti casi di criminalità transfrontaliera;

la nota del Sindaco di Cremenaga in data 24 gennaio che evidenzia le problematiche, in particolare, per il suo comune che ne deriverebbero da tale scelta;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE:

a farsi parte attiva per risolvere la situazione incresciosa e spiacevole e nel promuovere la presente mozione presso tutti i consigli comunali del territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Giugno 2017
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