Arcisate Stabio: la Valceresio e il nuovo piano del trasporto urbano
Fra tre mesi entra in funzione la Arcisate Stabio. Cosa cambierà in Valceresio? Come saranno i nuovi orari? Chi sta studiando percorsi e coincidenze tra autobus e treni?
I cambiamenti saranno tanti, ma non tutti immediati.
Per la Valceresio, che fra tre mesi sarà nuovamente servita dalla ferrovia, la riapertura del collegamento su rotaia con Varese, cambia molte cose e disegna nuovi scenari. L ‘avvio dell’esercizio della tratta Arcisate Stabio (e dunque la connessione con la rete ferroviaria europea), e il ritorno del collegamento fino a Porto Ceresio e al lago, aprono tante nuove possibilità di crescita, ma rappresentano anche l’opportunità per un nuovo inizio nel segno di una mobilità sostenibile ed integrata.
Come saranno i nuovi orari? Ci saranno ancora gli autobus che in questi anni hanno garantito il trasporto pubblico ai cittadini della valle? Chi sta studiando orari e coincidenze?
Ne abbiamo parlato con Valerio Mariani, consigliere provinciale delegato all’ambiente e al trasporto pubblico locale e con Elisabetta Bianchi, ingegnere, funzionario tecnico della nuova Agenzia per il trasporto pubblico locale delle province di Varese, Como e Lecco, di cui fanno parte la Regione, le tre Province e i tre comuni capoluogo.
“Da più di un anno stiamo lavorando al nuovo piano del trasporto pubblico locale per la provincia di Varese, perché ci sarà un gestore unico e si sta affrontando anche il tema non facile dell‘integrazione tariffaria, non solo per gli abbonamenti ma anche per le singole corse, e degli orari – dice Valerio Mariani – E’ una partita estremamente complessa, ma sono già state affrontate alcune tematiche e prospettate soluzioni, sia alla luce del servizio attuale, sia in prospettiva, quando la Arcisate Stabio entrerà effettivamente in funzione“.
LA SITUAZIONE DELLA VALCERESIO
Per un anno l’Agenzia per il Trasporto Pubblico, creata nel gennaio 2016, ha lavorato per la raccolta dei dati su tutto il territorio provinciale e dunque anche della Valceresio.
Per quanto riguarda la Valceresio, la situazione è complessa, perché oltre alle caratteristiche geografiche, con molte località e diverse frazioni su un vasto territorio, c’è lo stato di fatto attuale, con il servizio su gomma che sostituisce interamente la tratta ferroviaria Varese-Porto Ceresio ferma da nove anni. Inoltre all’apertura la situazione non tornerà quella di nove anni fa, ma ci sarà una nuova tratta internazionale e la stazione di Arcisate diventerà una sorta di hub perché lì si divideranno i due rami (quello per Porto e quello per la Svizzera).
Un piano è già stato elaborato e presentato agli amministratori della Valceresio: “Abbiamo già avuto un incontro con i sindaci a cui sono state prospettate soluzioni e risorse, ora come Agenzia stiamo incontrando singolarmente chi ce lo chiede per valutare eventuali richieste particolari o modifiche legate alle singole situazioni”.
LE TAPPE
La ferrovia Arcisate Stabio e la tratta ArcisatePorto Ceresio – secondo quando previsto da Rfi – entreranno in funzione il 17 dicembre, giorno del cambio tra l’orario estivo e quello invernale.
I nuovi collegamenti di trasporto pubblico su gomma dovrebbero entrare a regime l’estate successiva: “Non si è ritenuto opportuno far coincidere l’avvio di esercizio della ferrovia, che potrebbe presentare delle criticità, con l’introduzione del nuovo assetto del trasporto su gomma. Si farà un periodo di studio delle ricadute dell’entrata in funzione della ferrovia e in base a queste e ai dati elaborati dall’Agenzia si faranno gli eventuali aggiustamenti, per far partire il nuovo servizio nel giugno 2018″. Inoltre non è certo che per dicembre 2017 oltre ai treni siano pronte anche le infrastrutture a servizio delle stazioni: i parcheggi, i piazzali nelle aree di interscambio dove far arrivare e manovare gli autobus, le pensiline. Infrastrutture che dovrebbero essere completate e a regime nel giro di sei mesi da dicembre 2017.
LE LINEE
L’esigenza è quella di garantire il servizio capillare ed efficiente a tutto il territorio della Valceresio, tagliando “doppioni” e studiando soluzioni anche innnovative: “L’obiettivo è quello di fornire un servizio efficiente – dice Mariani – che guardi innanzitutto alle esigenze di pendolari e studenti, come è logico, che integri nel modo più efficace il trasporto su gomma con quello su rotaia. Ma sono allo studio anche soluzioni nuove, dalle app che ti dicono dov’è l’autobus che stai aspettando ai “bus a chiamata”, per quelle situazioni in cui c’è una richiesta saltuaria del servizio”.
I “doppioni”, cioè le linee su gomma che sulla stessa tratta ricalcano il percorso della ferrovia, saranno destinati a sparire, ma si lavora anche riadattare i flussi della mobilità: “Ad esempio si sta valutando di far gravitare Clivio, Saltrio e Viggiù verso Bisuschio/Arcisate piuttosto che verso Cantello. Bisogna mantenere le linee che servono comuni come Besano o Cuasso al Monte, non collegati alla ferrovia, ma senza farle arrivare fino a Varese. Oppure si sta studiando di mantenere alcune linee, come quella che arriva fino a Brenno, per costruire una sorta di sistema urbano locale a supporto della ferrovia. E’ un lavoro estremamente complesso, e infatti c’è bisogno di un ingegnere!”.
Tutto, in definitiva, dovrebbe ruotare attorno alla stazione di Arcisate – dove transiteranno in media sei treni l’ora – che diventerà un vero e proprio hub, un punto di interscambio dove confluiranno gran parte dei flussi della mobilità della Valceresio.
GLI ORARI
Le Ferrovie svizzere hanno già pubblicato i nuovi orari (ancora definiti progetto, ma indicativi del traffico sulla nuova linea) in vigore dal 17 dicembre 2017, dove sono indicate le corse sulla tratta e le fermate nelle stazioni della Valceresio.
I tecnici dell’Agenzia sono al lavoro per sincronizzare gli orari di autobus e treni. Un’impresa, come spiega Elisabetta Bianchi, l’ingegnere, decisamente complessa: “Se per i treni abbiamo certezza del percorso e dunque dell’orario, con gli autobus le variabili sono tantissime ed è una cosa abbastanza complicata calcolare i tempi per coordinare i due tipi di collegamento”.
L’obiettivo è ottimizzare, tagliare le attese e garantire le coincidenze, perché secondo gli studi fatti in questo ambito l’elemento determinante che porta gli utenti a scegliere il trasporto pubblico invece dell’auto (e quale tipo di trasporto pubblico), non sono tanto i costi o l’interesse collettivo, ma il tempo speso negli spostamenti.
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