Laura Fasano, la mostra “versi sciolti” in mostra a Substrato

L'inaugurazione sabato sera, 23 settembre, alle 18 e 30 ad ingresso libero

Tempo libero generica

Verrà inaugurata sabato 23 settembre, alle 18 e 30 la personale di Laura Fasano. L’appuntamento è a Substrato dove si terrà l’aperitivo di inaugurazione mentre sarà possibile vedere le sue opere fino al 30 settembre. Ingresso libero.

Laura Fasano

Nata a Torino, mostra interesse per il disegno e la pittura fin dalla tenera età, ma col tempo accantona questa passione per dedicarsi a lavoro e famiglia. Cogliendo l’opportunità offerta dai frequenti viaggi di lavoro del marito, trascorre lunghi periodi in trasferta, riscoprendo talento e sensibilità artistica. A Buenos Aires frequenta l’atelier della carismatica pittrice Viviana Zargon, luogo di stimolanti scambi culturali animati da una comunità tutta al femminile. A Philadelphia prende parte alle attività del Clay Studio, scuola di ceramica in cui sperimenta il contatto creativo con la materia. A Roma si innamora del fascino plastico del corpo umano attraverso i Classici ed il Rinascimento ed osserva attentamente le architetture antiche. Ha esposto a Buenos Aires, Philadelphia, Miami, Udine, Torino, Roma, Spoleto, Venezia, Firenze. Sue tele sono state inserite nel volume “L’evoluzione dell’Arte moderna nel XXI secolo” a cura dello storico d’arte R. Pinto. Sue opere sono state recensite da Vito Cracas, Claudio Lepri, Giorgia Gemo, Ginco Portacci ed Antonio Portaro.

VERSI SCIOLTI. POESIA DI IMMAGINI.

Con questa personale Laura Fasano corona un percorso figurativo convincente, in cui immagini e suggestioni rarefatte si alternano costruendo una memoria sfuggente e profonda. Il ritmo è poetico ed armonico pur non essendo in rima: la creatività della pittrice segue un incantevole fil rouge che attraversa il mistero vitale del femminile, l’ammirazione per il passato ed una curiosità tattile e materica.

Colori tenui e smorzati danno vita a giardini misteriosi, in cui una natura domata riacquista la sua libertà. Statue e architetture inghiottite dalla vegetazione animano opere dalla bellezza silenziosa, in cui è costante la presenza dell’acqua, elemento vitale e femminile per eccellenza. Ninfe sinuose hanno corpi di un bianco abbagliante; virginali ma seducenti, custodiscono l’enigma della natura che si rigenera nelle stagioni, rinascendo uguale e diversa. Ogni elemento ingaggia con lo spettatore un dialogo fatto di dettagli e minuzie, sfumature preziose colte dall’occhio attento dell’artista.

Il passato emerge attraverso la riproduzione di sculture più o meno celebri: la scelta dell’angolazione, l’espressività dei volti ed il pathos conferito da un mix di luci ed ombre conferiscono a ciascun soggetto una dignità nuova e vera. L’arte nell’arte rimanda a se stessa, portando con sé un messaggio più ricco e per questo ancor più stimolante. Archi e colonne, brani dei fasti che furono, si impongono nella loro maestosità ferita dall’abbandono e ritrovano il magnifico dramma proprio delle teorie di John Ruskin e delle incisioni di Giovanni Battista Piranesi.

L’estrosità materica e le abilità tecniche consentono a Laura Fasano di sperimentare, proponendo di volta in volta soluzioni originali. Forte dell’esperienza scultorea, non teme l’uso del gesso per esaltare la rotondità e la concretezza delle statue, ed impreziosisce le sue tele attraverso incrostazioni ed inserzioni come polvere di vetro e sabbia. Spinta dal desiderio di movimentare le superfici, applica pizzo e corteccia di betulla; in alcune opere la tela è montata al contrario per valorizzarne la naturale ruvidità: essa viene addirittura lasciata nuda, affinché possa contribuire col suo impatto cromatico grezzo ed essenziale.

Che si tratti di un’opera più volte esposta ed apprezzata come “La Venere e Margherita”, di un dittico movimentato ed acceso come “Il ratto delle Sabine” o della recente serie di opere “Trasformazione”, il tratto dell’artista, deciso ma elegante, si dipana in una figuratività moderna ed armoniosa. I colori acrilici si sposano alla perfezione con la ricerca materica apparendo vibranti e profondi mentre le scelte cromatiche, accompagnando ed esaltando le atmosfere di ogni quadro, portano con sé significati simbolici ed emotivi o restituiscono specifiche ambientazioni e sensazioni.

Poetessa delle immagini, Laura Fasano convince con i suoi versi sciolti, brani di realtà vissuta o immaginata, passata o presente, che consegnano allo spettatore un percorso enigmatico dal quale ciascuno può costruire la sua storia unendola a quella dell’artista, pescando un ricordo e creando un percorso di memorie.

Alessandra Bellani

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2017
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