«Così salviamo il paese dalla furia dell’acqua»
La risistemazione dei torrenti e il ripristino della strada del Biviglione gli interventi messi in campo dall’amministrazione
Cremenaga è uno dei paesi sull’asta del fiume Tresa particolarmente soggetto a dissesto idrogeologico: il corso d’acqua da un lato, che più di una volta ha prodotto forti disagi, addirittura “mangiandosi” un pezzo di strada, la sp 61 che passa proprio parallela.
Dall’altro lato del paese c’è la montagna con versante ripidi e torrenti che si ingrossano rapidamente quando piove.
Nel mezzo questo borgo di confine che sta lottando per evitare disastri naturali legati alla presenza dell’uomo.
Vi sono diversi corsi d’acqua che assieme all’architetto Paolo Sartorio – amministratore di lungo corso e qui tecnico comunale – andiamo visitare per renderci conto della situazione.
Ci sono i frutti dei lavori per 100 mila euro di compensazioni forestali con fondi da Pedemontana spesi sulla Valle del Meriggio e Valle della Chiesa, 25.000 sul torrente Cugnolaccio e 30 mila sul torrente Vallone con finanziamento regionale di Comunità montana, oltre a 130 mila di interventi richiesti al Piano di sviluppo rurale della Regione.
«In tutto si tratta di 815 mila euro di investimenti sulla difesa del territorio, di cui già incassati 350 mila», spiega.
Poi il Biviglione. Si tratta di un percorso fortemente lesionato nella sua parte al confine tra i Comuni di Cremenaga e Luino dopo le alluvioni degli ultimi anni.
Si tratta di una strada di servizio per l’attività selvicolturale e di manutenzione di una parte importante di territorio forestale e montano, destinata all’abbandono per la difficoltà d’accesso, con tutti gli effetti conseguenti a livello idrogeologico. Questa strada ha anche altre due funzioni: un percorso alternativo nel caso di interruzioni sulla SP61 sottostante, ove il traffico è già regolato con senso unico alternato in prossimità della galleria sul
fiume Tresa, e come strada fondamentale per mezzi di pronto intervento a livello Antincendio boschivo.
In questo caso il Comune ha deciso di risistemare e consolidare il tracciato con una spesa complessiva di 310 mila euro: di questi 250 mila sono stati stanziati da Regione Lombardia a sostegno della viabilità agro silvo pastorale.
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