Bevera: gli Amici della Terra chiedono controlli sulle falde idriche

L'associazione ambientalista sollecita sindaco ed Arpa ad effettuare controlli approfonditi nell'area della Bevera interessata dai lavori per la realizzazione della ferrovia Arcisate Stabio

Avarie

L’associazione Amici della Terra di Varese, torna sul problema del pericolo di inquinamento delle falde acquifere della valle della Bevera, posta tra Arcisate e Cantello e interessata da importanti lavori legati alla realizzazione della ferrovia Arcisate Stabio.

Lo fa con una lettera indirizzata al sindaco di Arcisate e al direttore dell’Arpa di Varese.

«Chiediamo – scrive il presidente dell’associazione, Arturo Bortoluzzi – che vengano fatti dei carotaggi (o altra tecnica più innovativa) per scongiurare un futuro inquinamento delle fonti idriche che dissetano Varese e la popolazione dei comuni della Valle della Bevera. Questa nostra richiesta, non è fatta, certamente, perché noi si manchi di fiducia, ma perché non abbiano a ripetersi analoghe richieste in futuro da parte della popolazione. Potrebbe rimanere nella stessa popolazione del luogo l’idea che la cava Rainer conservi degli inquinanti. Vorremmo che una simile diceria o convinzione (che dir si voglia), venga sfatata e che noi si possa stare tranquilli. Avevamo già chiesto questo verifiche sul campo in passato ad Arpa Varese, ma senza che la nostra richiesta venisse accolta».

«Abbiamo timore che nella cava Valli possano trovarsi, oltre a delle terre vergini, anche delle terre bagnate dal calcestruzzo liquido e divenute, perciò, un vero e proprio rifiuto speciale, che doveva essere smaltito come previsto dalla legge – prosegue Bortoluzzi – Lo stesso non doveva, secondo noi (e sempre che il nostro convincimento sia reale), essere posto in una  cava, con la possibilità di poter discendere entro la falda acquifera. Secondo noi, dovendosi realizzare la galleria che si trova prima di Arcisate  si sarebbe, infatti consolidata la collina, (secondo noi) proprio con delle siringhe di calcestruzzo liquido».

La lettera si conclude con tre domande: «Esistono dei documenti che  certifichino l’asporto di materiali inquinanti nella cava Rainer da parte di Arpa? Notiamo che è ancora esistente la vecchia centrale di betonaggio (nella foto). Quando verrà portata via? Chi dovrà sopportare i costi di questa azione?».

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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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