Alla Pro Patria non basta la pressione: pareggio in bianco a Levico

Ai Tigrotti non basta una partita votata all'attacco: i trentini si difendono e si salvano contro gli uomini di Javorcic: 0-0. Il mister bustocco: "Ci abbiamo provato, a volte serve anche fortuna"

pro patria

Novanta più recupero praticamente sempre all’attacco ma un solo punto in carniere per la Pro Patria. I Tigrotti tornano con qualche rammarico dalla trasferta di Levico Terme, gara”vinta ai punti” ma pareggiata di fatto e per la classifica, nonostante una pressione costante nella metà campo dei padroni di casa.

I biancoblu non hanno saputo sfruttare le occasioni create, anche per merito – va detto – del portiere trentino Bastianello, autore di almeno un paio di miracoli che hanno permesso agli uomini di Manfioletti di “congelare” il punteggio sullo 0-0 e di contenere le folate di un’avversaria che ha provato a mettere in campo tutte le proprie armi offensive.

Risultato che, comunque, serve a Santana e compagni: le sconfitte di Rezzato e Pontisola permettono ai bustocchi di restare da soli al secondo posto alle spalle del solo Darfo Boario che ha regolato a fatica la Romanese. Si poteva ottenere di più («vincendo avremmo fatto il massimo» chiosa Javorcic al termine del match), ma tutto sommato il turno odierno è stato positivo.

LA PARTITA

Su un campo reso piuttosto duro dalle temperature recenti, l’equilibrio sul piano del gioco dura una decina di minuti. Il tempo che ci mette la Pro per prendere le misure, e poi i biancoblu iniziano a fare la partita, sfruttando anche la vivacità del rientrante Pedone. Tocca proprio al fantasista saggiare per primo (10′) i riflessi di Bastianello che si rivelerà poi il migliore in campo.
La prima mezz’ora scorre veloce e con lo stesso copione: Pro Patria attiva nel fare gioco, Levico attento in copertura e soprattutto bravo a chiudere gli spazi, così quando gli ospiti riescono ad andare al tiro (Santana, 19′) non creano particolari problemi.
In avanti il Levico si vede pochissimo: rara eccezione il tiro di Castellan al 20′, ben controllato da Mangano. La Pro allora attacca di nuovo con Pedone e soci senza però trovare lo specchio della porta trentina. Sul finire del tempo Cosentini saggia di nuovo i riflessi di Mangano, ma sono lampi del Levico in mezzo a un monologo bustocco.

Al rientro in campo la pressione degli uomini di Javorcic si fa ulteriormente sentire, ma Bastianello è pronto in uscita nelle prime azioni. Il 19enne portiere però è superlativo al 10′: azione d’angolo della Pro, Molnar è il più lesto a raggiungere il pallone ma Bastianello nega la gioia della rete alla quarantina di tifosi Tigrotti presenti.
Javorcic cambia i “pezzi” all’attacco (fuori Galli e Gucci, dentro Le Noci e Bortoluz) e cerca di sfiancare il Levico con le forze fresche mescolando anche la squadra a livello tattico, con l’ex comasco a fare il trequartista. L’altra enorme palla gol arriva al 26′: stavolta c’è lo zampino di Santana che inventa l’assist per il tiro a botta sicura di Le Noci ma ancora una volta Bastianello risulta decisivo con una respinta assai difficile.
La Pro ha il merito di non demoralizzarsi e di continuare a premere, anche se il fortino trentino regge di nuovo a ogni tentativo di spallata. L’ultima mossa è il cambio tra Disabato e Pedone, l’ultima speranza arriva dai 4′ di recupero e da qualche mischia che si crea nell’area di casa ma la porta è stregata: alla fine è 0-0.

JAVORCIC: UNA PARTITA CHE DA’ FIDUCIA

Vede il bicchiere mezzo pieno, Ivan Javorcic, al termine della parita di Levico Terme. Il tecnico della Pro Patria promuove i suoi anche in assenza di reti all’attivo: «Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze anche se su un campo così i valori si riequilibrano. Però ho visto buone prestazioni dai giovani, rischiato il minimo possibile e cercato di fare gol; nel calcio ci vuole anche un po’ di fortuna, ma ora bisogna andare avanti. Nell’occasione capitata a Le Noci per esempio è stato bravo il portiere: quando vedo Beppe coordinarsi in quel modo io sono sicuro che arriverà un gol e invece stavolta non è andata così. All’uscita dal campo lui era un po’ giù di morale ma questo dimostra quanto questi ragazzi tengano alla squadra»
Alla domanda se la Pro avrebbe potuto fare di più, il tecnico replica: «Non lo so, ma non sono preoccupato dal fatto che non si sia segnato in trasferta: occasioni ce ne sono state. Vincere sarebbe stato il massimo, però la prestazione c’è stata».

E sul turn over dell’attacco Javorcic spiega: «Ho messo Le Noci trequartista nella posizione prima occupata da Pedone: è una mossa che ci sta e che ci potrà servire anche più avanti, perché avere un giocatore offensivo in quella posizione consente di avere diverse soluzioni in più. Ora sono rientrati un po’ tutti gli infortunati e in questo periodo vogliamo lavorare al massimo: avere una squadra in condizione ci aiuta a migliorare e ho molta fiducia per tutto quello che ci aspetta».

LEVICO TERME – PRO PATRIA 0-0

LEVICO T. (4-3-3): Bastianello; Brugger, Severgnini, Pregnolato, Acka; Castellan (Pancheri dal 34′ st), Cosentini (Xamin dal 31′ st), Rinaldo (Nardelli dal 42′ st); Bertoldi (Fanelli dal 47′ st), Alberti, Brusco (Andreatta dal 37′ st). All. Manfioletti. A disp.: Carletti, Micheli, Orsolin, Formigoni.
PRO PATRIA (3-4-1-2): Mangano; Colombo, Molnar, Scuderi; Chiarion, Gazo, Pettarin, Galli (Bortoluz dall’11’ st); Pedone (Disabato dal 34′ st); Santana, Gucci (Le Noci dall’11’ st). All, Javorcic. A disp.: Guadagnin, Cottarelli, Ugo, Mozzanica, Agosti, Arrigoni.
ARBITRO: Vingo di Pisa (Albertin e Torresan).
NOTE. Giornata fredda e soleggiata, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Brugger, Pettarin. Calci d’angolo: 1-6. Recupero: 1′ e 4′. Spettatori: 250 circa.

CLASSIFICA: Darfo B. 37; PRO PATRIA 35; Pontisola 32; Rezzato 31; Pergolettese 29; Lecco 27; Virtus Bergamo 26; Ciliverghe 24; Levico Terme 23; Crema 22; BUSTESE MC, Caravaggio 20; Scanzorosciate 18; Lumezzane 17; Ciserano 16; Trento 11; Romanese 10; Grumellese, Dro 9.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Dicembre 2017
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