Cuore e tumori, tutti i numeri sulle cause di morte in provincia di Varese
Il report epidemiologico dell'ATS Insubria analizza tutte le 13.556 persone decedute nel 2016 nei territori della provincia varesina e nel comasco
La principale causa di morte è stata anche per il 2016 il cuore. I problemi legati al sistema cardiocircolatorio hanno causato ben 4628 morti in tutta l’ATS Insubria.
Stiamo parlando dei numeri contenuti del report epidemiologico che ogni anno l’Agenzia di Tutela della Salute Insubria (la ex ASL) rendiconta analizzando tutti i decessi che si sono verificati.
I dati che potrete osservare sono i più recenti disponibili: quelli del report pubblicato alla fine del 2017 e che fanno riferimento all’anno 2016. Riguardano tutti i decessi che si sono verificati nel territorio dell’ATS, ovvero nei distretti Varese Laghi (nord della provincia di Varese), Valle Olona (sud della provincia di Varese) e Lariano (nel comasco).
Complessivamente si tratta di 13.556 persone decedute (-5,0% rispetto ai 14.264 del 2015). Il 47,9% dei decessi si è verificato nei maschi e il 52,1% si è verificato nelle femmine. I dati sono stati comunicati direttamente dalle anagrafi comunali. I maschi fanno registrare un picco tra i 75-84 anni e le femmine al di sopra degli 84 anni. In quest’ultima fascia si verifica il 56,5% dei decessi per le femmine e il 32,9% per i maschi.
E veniamo ora alle principali cause di morte su tutto il territorio. Come detto le malattie cardiocircolatorie sono la causa principale con il 34,1%, di poco superiore ai tumori che sono il 30,9% delle cause. Rispetto al 2015 diminuiscono le morti per tutte le cause, tendendo presente che nel 2015 si era riscontrato un aumento di mortalità complessiva di circa l’8% rispetto all’anno 2014. Ecco nel dettaglio tutti i decessi suddivisi per le loro cause.
Ecco le analisi contenute nel report epidemiologio di ATS Insubria
Mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio
La prima causa di morte nell’ATS è costituita dalle malattie del sistema cardiocircolatorio, pari al 34,1% della mortalità generale. Se tuttavia si considera la mortalità proporzionale per sesso, nelle femmine tale causa rappresenta il 37,4% dei decessi contro il 30,6% nei maschi. In merito alle singole patologie si sottolinea che nei maschi prevalgono le morti per cardiopatia ischemica e nelle femmine quelle per vasculopatie cerebrali.Mortalità per tumori
La seconda causa di mortalità è costituita dai tumori: 30,9% in generale, 26,7% nelle femmine e 35,6% nei maschi, rappresentando in questi ultimi ancora la prima causa di decesso. Nei maschi il più frequente è quello del polmone, seguito per importanza numerica da quello del colon-retto, dalle leucemie/linfomi, da quello del fegato e della prostata; i tumori del polmone sono concentrati prevalentemente tra i 65 e gli 84 anni. Nelle femmine predomina il tumore della mammella a partire dai 35 anni con la maggior parte dei casi concentrata sopra i 64 anni; seguono, per importanza numerica, quello del polmone, del colon-retto, del pancreas e le leucemie/linfomi.Mortalità per altre cause
Le restanti cause di morte rappresentano insieme il 35,0% della mortalità generale. In particolare le malattie dell’apparato respiratorio costituiscono l’8,0% dei casi di decesso, concentrati oltre i 74 anni. Le malattie dell’apparato digerente costituiscono il 3,3% dei casi di decesso e, di essi, il 25,8% è attribuibile a cirrosi epatica, seguono le ischemie e le occlusioni intestinali. Le malattie mortali del sistema nervoso costituiscono il 4,8% del totale. Tra queste prevalgono le morti per Alzheimer e Parkinson. Il numero totale di decessi per malattie infettive è risultato 387, pari al 2,8% del totale; di essi il 60,7% è ascrivibile a sepsi e l’8,0% ad AIDS. Tra le cause violente, i suicidi sono stati 86, di cui il 75,6% nei maschi. Il tasso corrispondente è stato pari a 6,0 x 100.000 abitanti. A livello nazionale e regionale, nel 2014 (ultimo dato ISTAT disponibile) il tasso risultava rispettivamente di 6,7 e di 6,6. Sempre nel 2014, in provincia di Varese e di Como, il tasso x 100.000 abitanti è stato rispettivamente di 7,0 e di 7,3. Le morti per suicidio si riscontrano a partire dai 14 anni di età. Gli incidenti stradali mortali (1) sono stati 52, di cui il 67,3% nei maschi. Il tasso corrispondente è pari a 3,6 per 100.000 abitanti, inferiore a quello nazionale (5,4) e a quello lombardo (4,3) – (dati Istat 2016). L’età media è più elevata nel sesso femminile; la mediana è risultata 56,0 nei maschi e 79,0 nelle femmine (tabella n. 7).Mortalità per fascia d’età
Dalle tabelle n. 5 e 6 si possono ricavare le principali cause di morte per fascia d’età. Al di sotto dei 15 anni la prima causa di morte osservata è rappresentata nei due sessi dalle cause perinatali e dalle malformazioni congenite. Nella fascia d’età di 15-34 anni, nei maschi e nelle femmine predominano i traumatismi seguiti dai tumori. Nelle fasce d’età di 35-54 e di 55-74 anni per i due sessi la prima causa è costituita dai tumori, seguiti dalle malattie del sistema circolatorio. Infine, oltre i 74 anni per entrambi i sessi prevalgono le morti per malattie del sistema circolatorio, seguite dai tumori.Conclusioni
Nel 2016 il tasso grezzo di mortalità nell’ATS dell’Insubria è stato di 9,4 x 1000 abitanti (9,9 nel 2015) . In Italia ed in Lombardia è risultato rispettivamente di 10,7 e di 9,9 x 1000 abitanti (dati ISTAT 2015). L’età media di morte è stata di 82,8 anni per le donne e 77,3 anni per gli uomini. La mortalità infantile è risultata 4,0 x 1000 nati vivi. Sia a livello nazionale che regionale, nel 2014 (ultimo dato ISTAT disponibile), è stata rispettivamente di 2,8 x 1000, mentre nella provincia di Varese e di Como era rispettivamente di 2,8 e di 3,0 x 1000.
Relativamente alla distribuzione temporale dei decessi, i mesi di gennaio, febbraio, marzo e dicembre hanno fatto registrare i picchi più elevati di mortalità. Riguardo alla distribuzione spaziale, gli SMR ottenuti col metodo della standardizzazione indiretta mostrano che la mortalità per tutte le cause presenta un eccesso significativo nel Distretto Sette Laghi ed una diminuzione significativa nel Distretto Valle Olona. La mortalità per tumori nei tre Distretti non differisce in maniera statisticamente significativa dalla mortalità dell’ATS. La mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio mostra un eccesso significativo nel Distretto Sette Laghi ed una riduzione significativa nel Distretto Lariano.
I suicidi ( nel 2016 sono stati 86, l’anno precedenti 91) necessitano di un continuo monitoraggio e rappresentano materia di priorità nei programmi di prevenzione, soprattutto locali, considerando che costituiscono eventi di grande impatto sulla popolazione. Da tener presente che possono risentire delle crisi economiche.
Nonostante la mortalità per incidenti stradali risulti inferiore a quella nazionale (anche se superiore a quella di alcune nazioni europee), occorre continuare a perseguire politiche di sicurezza stradale.
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