Sciopero, a rischio le lezioni l’8 gennaio
Alcune sigle sindacali protestano contro una sentenza del Consiglio di Stato che esclude le insegnanti diplomate magistrali dal diritto all'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento
Inizio d’anno che si annuncia burrascoso per i lavoratori del comparto scuola. I sindacati Cub Scuola, Cobas, Saese e Anief hanno infatti indetto una protesta per l’8 gennaio, il giorno del rientro degli studenti nelle classi dopo le vacanze di Natale.
Il motivo dello sciopero sta nella sentenza del Consiglio di Stato che, secondo la CubScuola che aderisce alla protesta, ”esclude molte decine di migliaia di insegnanti, le diplomate magistrali, dal diritto all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento che garantiscono supplenze annuali e, su base annua, l’assunzione a tempo indeterminato e porta al rischio licenziamento di circa 55 mila diplomate già assunte”.
Il Consiglio di Stato, dopo l’udienza del 15 novembre, ha pubblicato il 21 dicembre la sentenza che sancisce che “Il possesso del solo diploma magistrale, sebbene conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo”.
Lo sciopero dell’8 gennaio interessa tutto il personale della scuola, sia i docenti che l’ATA, sia a tempo indeterminano che determinato, atipico o precario. Le lezioni saranno dunque a rischio e gli studenti potrebbero dover rimanere a casa, proprio durante il primo giorno di scuola dopo la pausa natalizia.
Lunedì 8 gennaio il Cobas ha organizzato una manifestazione nazionale a Roma davanti al MIUR, V.le Trastevere, ore 9.30, coinvolgendo soprattutto i docenti della scuola primaria e dell’infanzia. Previsti sit-in in varie città tra cui Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo.
Per sapere le lezioni che salteranno alla ripresa post vacanze natalizie, il consiglio è quello di consultare i registri elettronici e i siti dei diversi istituti.
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