Comuni rivieraschi convocati per parlare di risanamento

Il Comitato Direttivo dell’Osservatorio Lago di Varese si riunirà il 12 aprile. Sul tavolo le verifiche sullo stato dell’impianto di prelievo ipolimnico e le priorità di intervento

Lago di Varese - porticciolo a Bodio

Si riunirà il prossimo 12 aprile il Comitato Direttivo dell’Osservatorio Lago di Varese.
Il Presidente della Provincia di Varese, Gunnar Vincenzi ha convocato per le ore 15 i Comuni rivieraschi e gli enti territoriali competenti sul tema lago, al fine di presentare gli esiti delle attività svolte dall’agosto 2016 a oggi.

In particolare, verranno illustrati e discussi i risultati di due importanti lavori recentemente conclusi: il primo condotto dalla Provincia sulla base dell’accordo con Regione Lombardia, stipulato l’8 agosto 2016, riguardante lo svolgimento delle indagini sullo stato di conservazione e funzionamento dell’impianto di prelievo ipolimnico, fermo dal 2003; il secondo realizzato e voluto dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio, con il coordinamento del dottor Pietro Volta del CNR – ISE di Pallanza e della professoressa Roberta Bettinetti dell’Università dell’Insubria di Varese, finalizzato a individuare obiettivi e priorità di intervento per il miglioramento della qualità delle acque del lago.

I due lavori forniranno il necessario supporto tecnico-scientifico alle decisioni che le Amministrazioni coinvolte dovranno adottare per il nostro lago.

«Provincia di Varese – hanno dichiarato il Presidente Vincenzi e il Consigliere provinciale all’Ambiente Valerio Mariani – continua a portare avanti il percorso e il lavoro in sinergia con i comuni rivieraschi con l’obiettivo di mettere in campo soluzioni concrete per il risanamento del Lago di Varese e non le solite ipotesi che appaiono suggestive in questo momento, ma irrealizzabile nel futuro. Il comitato tecnico scientifico in questi anni ha lavorato assiduamente, adottando ai tavoli di confronti un metodo di condivisione con i comuni e tutte le parti interessate. Questo ha comportato qualche ritardo, imputabile alla volontà di ascoltare tutte le realtà coinvolte, di valutare attentamente le osservazioni fatte per poter trovare soluzioni supportate da dati scientifici. Forse più che in passato Provincia, Sindaci e Associazioni ambientaliste, sotto la guida dei tecnici, hanno affrontato le problematiche mettendo davanti a tutto la salute e il risanamento delle acque del lago. A questo punto crediamo sia doveroso ringraziare anche le Amministrazioni comunali, le quali hanno atteso questo momento e che ora possono essere soddisfatte sia del traguardo raggiunto, sia del punto di partenza che abbiamo fissato. Il lavoro ancora da fare, infatti, è molto e possiamo partire da questi primi studi con l’obiettivo che tutti condividiamo di migliorare la qualità delle acque del nostro lago».

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Pubblicato il 30 Marzo 2018
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