Super truffa internazionale attraverso il crowdfunding: 40 imputati

La Guardia di Finanza di Como sta eseguendo un sequestro preventivo per un valore di circa 34 milioni di euro. La truffa, a carattere transnazionale, era attiva dal 2014

Avarie

E’ in fase avanzata l’esecuzione, da parte del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Como, di un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato anche alla confisca di beni per un valore di circa 34 milioni di euro, disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como nei confronti di quaranta imputati.

Il provvedimento arriva al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, che ha permesso di accertare la presenza sul territorio nazionale di un’associazione per delinquere di natura transnazionale, operativa sin dal 2014  e formata da diciannove persone, che operava anche in altri stati tra cui Austria, Lussemburgo, Malta, Regno Unito, Confederazione Elvetica, Cipro (oltre che in numerose città italiane), finalizzata a commettere delitti di abusivismo finanziario e riciclaggio.

Reati perpetrati in particolare attraverso le società con strutture anche a Lugano, W&H Consulting Sa (di diritto lussemburghese), M.g.A. Consulting Gmbh (di diritto austriaco ma operativa a Modena) e Larefer ltd (di diritto cipriota ma operativa ad Avellino), prive di abilitazione ad operare in Italia in quanto mai iscritte all’albo dei soggetti autorizzati dalla Consob.

Tali società hanno collocato prodotti finanziari abusivi (quote di crowdfunding) sul territorio italiano, operando attraverso strutture operative e collaboratori, attivi in numerose città italiane , cui venivano riconosciute provvigioni.

In base alle indagini svolte, le somme di denaro raccolte attraverso la collocazione dei prodotti finanziari non erano destinate alle attività di investimento proposte, ma ripartite tra i componenti della associazione per delinquere ed in parte utilizzate per pagare gli elevati rendimenti sugli investimenti sottoscritti dai vari clienti, anche al fine di stimolare, attraverso una attività truffaldina, la raccolta di ulteriori somme di denaro presso il pubblico.

Il collocamento dei prodotti finanziari era altresì realizzato, utilizzando una piattaforma finanziaria chiusa denominata Asap Vip Club che consentiva la gestione di operazioni monetarie di trasferimento anche all’Estero delle somme di denaro con gli investitori italiani in modo non tracciabile.

«In base a quanto accertato – spiega una nota del Procuratore della Repubblica Nicola Piacente – utilizzando consulenti finanziari abusivi, la W&H Consulting S.A. risulta aver collocato almeno 25 mandati fiduciari di investimento, per un valore complessivo dei contratti siglati pari ad euro 1.355.000,00, la M.g.A. Consulting gmbh risulta aver collocato almeno 162 contratti di investimento, per un valore complessivo dei contratti siglati pari ad euro 6.887.800,00 (per una somma complessivamente raccolta pari euro 4.997.459,43), la Larefer ltd, risulta aver collocato almeno 662 contratti di investimento per un valore complessivo dei contratti siglati pari ad euro 18.848.750,00 (per una somma complessivamente raccolta pari euro 7.266.520,43).

E’ stata inoltre accertata la perpetrazione dei reati, connotati dal requisito della transazionalità, di abusivismo finanziario, riciclaggio, auto riciclaggio (per circa 500.000 euro) per il tramite della piattaforma ASAP e di una società di diritto tedesco ma formalmente operante a Bolzano (FV Service Gmbh), nonché oltre trenta episodi di truffa ai danni di clienti delle citate strutture operative operanti sul territorio nazionale facenti capi alle citate società esterovestite.

L’indagine è stata condotta, anche con attività di intercettazione, dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Como, e si è avvalsa del significativo contributo fornito dal Nucleo di Polizia economico einanziaria di Avellino, dalle Autorità di vigilanza Consob, Banca d’Italia, Eurojust e dalle Autorità di Austria e Bulgaria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Luglio 2018
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