Pronto soccorso in difficoltà: troppi ciclisti da assistere
Durante la Gran Fondo di domenica mattina, almeno una cinquantina di partecipanti è caduta riportando ferite. L'arrivo in massa, con patologie identiche, ha mandato in tilt il sistema
Una cinquantina di incidenti. Tutti ciclisti, tutti cadute.
Una mattinata di ordinaria follia per i soccorritori del 118 di Varese alle prese con un “esercito di ciclisti” in gara per le vie dell’alta provincia. In 2500 si sono presentati alla partenza del Gran Fondo 2018 organizzata dalla società Binda e valevole per il circuito mondiale.
Sportivi di ogni età, sesso e nazione, si sono dati battaglia. Qualcuno, nella mischia o lungo il tragitto, è caduto a terra ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
Molti sono stati medicati nei punti di soccorso organizzati lungo le strade ma per una trentina di pazienti si è dovuti ricorrere al pronto soccorso: da Cittiglio, a Varese e poi smistati in altri presidi della zona.
Per un pronto soccorso già di per sé affollato come quello di Varese, un surplus eccezionale legato all’evento mondiale , concentrato in un periodo di tempo ristretto, non ha giovato. Così, alcuni pazienti sono stati dirottati in altri presidi.
Qualche intoppo si è registrato anche al triage dove la babele di lingue parlate in via Guicciardini ha messo alla prova la tenuta internazionale del pronto soccorso varesino.
L’ospedale conferma che qualche diffitoltà si è avuta proprio per la concentrazione di problematiche simili, che hanno avuto bisogno dello stesso trattamento sanitario. Quanto alle lingue, le difficoltà sono sorte soprattutto per pazienti che non conoscevano alcuna parola di inglese o francese: l’azienda ospedaliera ha una mediatrice culturale che interviene in questi casi, ma di domenica non lavora.
Alla fine, va considerato un dettaglio vista la grande quantità di partecipanti, giusto un’ombra su una manifestazione che si è guadagnata complimenti e applausi. Magari, un’attenzione in più da parte di tutti i servizi cittadini non avrebbe guastato.
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Certo che se tutte le partenze sono state come quella che sta spopolando su Facebook altro che fare gli straordinari…
con la miriade di tombini concavi illegali che ci ritroviamo è il minimo che possa accadere
30 persone al pronto soccorso in una mattinata mandano KO tutto!?
Stiamo parlando di 30 persone non 300. Per l’ennesima volta ripetiamo tutti in coro: l’ospedale è sottodimensionato, l’ospedale è sottodimensionato.
Medici in fuga, personale scarso, però 60 milioni per la nuova sezione, utile per carità, si son trovati. 12 milioni in 10 anni per un 20/30 persone e qualche medico no.
Certo che i tombini, spesso non livellati, hanno sicuramente contribuito al tutto.