Un ecografo in dono per curare le patologie vascolari
È stato consegnato dal Lions Club Varese Città Giardino all'Università dell'Insubria il prezioso macchinario del valore di 19.000 euro
Un ecografo del valore di circa 19mila euro è stato donato dal Lions Club Varese Città Giardino all’Università dell’Insubria e attribuito in comodato d’uso gratuito alla struttura di Chirurgia vascolare dell’ASST dei Sette Laghi, diretta dal Prof. Patrizio Castelli.
«La disponibilità del nuovo macchinario eco-color-Doppler (ECD) sarà di estrema utilità al servizio di Chirurgia Vascolare -tiene a sottolineare il Prof. Castelli -È uno strumento complementare molto importante per dare una risposta confermativa o di esclusione a un preciso quesito clinico formulato nel percorso diagnostico-terapeutico di numerose e diverse patologie vascolari sia in ambito arterioso che venoso».
Il nuovo ecografo verrà utilizzato in diverse situazioni cliniche, sia in elezione che in urgenza. A descrivere il dettaglio di questi utilizzi, è il Dott. Gabriele Piffaretti, chirurgo vascolare all’Ospedale di Circolo: «Lo utilizzeremo per la valutazione di screening in sottogruppi di pazienti a rischio per lo sviluppo di patologia vascolare, così come per il controllo delle procedure chirurgiche. Per fornire un dato quantitativo dell’attività diagnostica ecografica eseguita nella pratica clinica della Chirurgia Vascolare, vengono eseguite circa 1700 valutazioni annue oltre a quelle prenotate presso l’Ambulatorio di Chirurgia Vascolare. Eseguiamo più di 800 interventi di chirurgia arteriosa complessa, a cui se ne aggiungono circa 150 in ambito venoso, e circa 200 procedure totalmente per via endovascolare. Tutte procedure che vengono monitorate anche con l’utilizzo dell’ECD».
Il nuovo ecografo servirà anche per la valutazione e tipizzazione morfologica ed emodinamica delle malformazioni vascolari in età pediatrica (circa 150 casi annui) e per il monitoraggio dei pazienti portatori di un accesso vascolare per emodialisi (più di 300 procedure per anno).
«L’ECD è inoltre fondamentale per i pazienti sottoposti a trapianto d’organo (mi riferisco ai trapianti di rene e di rene/pancreas, per un totale di 30-40 trapianti all’anno), – aggiunge il Dott.Piffaretti – per i quali la rapida disponibilità della diagnostica ecografica è fondamentale al fine di ottimizzarne la sorveglianza clinica postoperatoria.E lo stesso vale anche per il monitoraggio delle procedure endovascolari per aneurisma dell’aorta addominale con l’utilizzo di mezzo di contrasto dedicato».
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