Al Del Ponte, il parto è dolce anche in caso di taglio cesareo
Su tremila parti all'anno, sono circa 600 i cesarei. Le equipe di ginecologia, anestesia e neonatologia propongono un nuovo metodo più naturale

Un parto cesareo quasi simile a quello fisiologico. È la possibilità che la ginecologia dell’ospedale Del Ponte di Varese offre alle donne che devono partorire con l’intervento chirurgico: «Vogliamo sostenere la naturalità della nascita anche quando è necessaria la chirurgia per partorire» spiega il professor Fabio Ghezzi , Direttore della Ostetricia e Ginecologia dell’ASST dei Sette laghi.
La possibilità di rendere più naturale possibile il passaggio dalla vita intrauterina a quella extra è resa possibile dal coinvolgimento delle équipe ginecologica, anestesiologica e neonatologica.
Con questa procedura, il padre viene coinvolto: entra nella sala chirurgica e assiste all’intervento e alla nascita del proprio figlio.
La particolarità sta, però, sia nella fase della nascita sia in quella immediatamente successiva del controllo dei parametri da parte dei neonatologia.
Grazie a qualche accorgimento in più della sala operatoria, si riesce a effettuare un’estrazione lenta del piccolo, che si adatta così in maniera più graduale e fisiologica alla vita extra uterina. Il distacco dalla madre dura solo qualche attimo, il tempo di appoggiarlo al suo petto per recuperare immediatamente il contatto fisico. Ed è in questa posizione che i neonatologi effettuano le valutazioni e attuano la sorveglianza delle condizioni cliniche.
«Chiaramente non è pensabile che tutti i tagli cesarei eseguiti nel punto nascita vengano eseguiti con questa modalità, – tiene a precisare il prof. Ghezzi – perché nei casi di intervento in emergenza non vi sono i presupposti per una procedura di questo tipo, così come nelle giornate in cui l’attività di sala parto è particolarmente intensa e frenetica, perché dobbiamo sempre lavorare in sicurezza, con un impiego oculato delle risorse disponibili e non dimenticare che stiamo pur sempre parlando di un intervento addominale maggiore. Le prime esperienze fatte nel punto nascita varesino sono state molto positive, con enorme soddisfazione per i genitori, ma anche per il personale coinvolto».
I parti cesarei al Del Ponte sono occasionali: su circa 3000 nascite all’anno, sono solo 600 gli interventi chirurgici e, di questi, alcuni sono in emergenza
«Il taglio cesareo dolce non solo riduce lo stress materno legato al parto cesareo – conclude il dott. Luigi Ambrosoli, Direttore della’Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Del Ponte – ma porta ad un avvicinamento quasi completo al parto fisiologico».
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