Crollano le nascite, chiuderanno le scuole

La questione demografica fotografa un paese a crescita zero e tra i tanti servizi dello Stato anche l’organizzazione scolastica dovrà fare una riflessione nei prossimi anni

banchi scuola

La questione demografica che spesso riempie i titoli dei giornali dipingendo un paese a crescita zero non si ferma ai crudi dati dell’Istat ma silenziosamente produce effetti sulla società: dal welfare, all’occupazione partendo dall’istruzione.

I dati  sull crollo delle nascite, che si registra in provincia di Varese da almeno dieci anni a questa parte, evidenziano problemi sull’organizzazione scolastica nella scuola dell’infanzia e sempre di più anche in quella primaria.

Partiamo proprio dai dati demografici sulle età della popolazione in provincia di Varese. Abbiamo preso come punto di riferimento il numero dei bambini di 6 anni (età nella quale si intraprende la scuola primaria ) presenti in provincia negli ultimi 16 anni. Osservando questo dato si vede come il loro numero sia cresciuto fino al 2016 a 8.757 bambini per poi cominciare a decrescere nel 2017 e nel 2018 quando sono 8.398.

Si tratta di una decrescita che sembra appena accennata ma che prelude ad un calo decisamente più sensibile se osserviamo il numero di bambini che intraprenderanno la scuola primaria tra 1, 2, 3, 4, 5 e 6 anni.

Qui si evince come nei prossimi anni il calo drastico del numero di bambini si rifletterà sulla popolazione scolastica. Ad esempio se consideriamo i bambini di 1 anno (che cominceranno la scuola fra 5 anni) ce n’erano 8655 nel 2011 e ce ne sono 6.980 nel 2018: sono 1.675 bambini in meno che nel 2023 varcheranno la porta della prima elementare (fatti salvi eventuali flussi migratori da altre provincie e dall’estero).

Se quelli che abbiamo illustrato fino ad ora sono i dati demografici, vediamo come questi abbiano già cominciato ad influire sui dati della popolazione scolastica.

Partiamo da quelli che riguardano la popolazione scolastica nella scuola primaria, ovvero gli alunni di 6, 7 e 8 anni. Nel grafico che vi proponiamo si osserva come il numero di alunni negli ultimi dieci anni sia cresciuto continuamente costringendo anche l’organizzazione scolastica ad adeguarsi a questo aumento di bambini.

Se osserviamo la linea dei bambini di prima elementare (6 anni) vediamo però come abbiamo già cominciato ad adeguarsi al calo demografico illustrato in precedenza calando dal 2016 al 2018 di quasi 400 bambini.

Il problema lo si comprende molto meglio osservando quanto già accaduto nella scuola dell’infanzia, ovvero i bambini di 3, 4 e 5 anni. Qui già dal 2013 si assiste ad un inesorabile calo degli iscritti.

In particolare, per quanto riguarda i bambini che all’età di 3 anni cominciano il ciclo delle scuole dell’infanzia, se nel 2013 erano quasi 8.700 quest’anno sono stati 7.700, parliamo di circa 1000 bambini in meno.

Questi sono i numeri nudi e crudi che riportano le statistiche. Il tema, vero, è capire come questi numeri si ripercuoteranno sempre di più nell’organizzazione scolastica.

Meno bambini significa, in un primo periodo, classi meno numerose. Nel breve periodo una riduzione delle classi e, in prospettiva, meno scuole. Una condizione che si aggrava soprattutto nei piccoli comuni, che faticano a mantenere i servizi scolastici con meno utenza, ma che obbliga ad ogni livello ad una riorganizzazione.

PROVINCIA DIVARESE 14/15 15/16 16/17 17/18 18/19
infanzia Alunni 7.478 7.478 7.278 7.129 6.931
Classi 296 296 296 296 295
primaria Alunni 38.698 38.698 39.059 38.831 38.190
Classi 1.829 1.829 1.821 1.814 1.805
Sec. I grado Alunni 22.623 22.623 22.988 23.269 23.296
Classi 983 983 1.007 1.030 1.043
Sec. II grado Alunni 37.667 38403 38.656 39.384 39.147
Classi 1.525 1524 1.569 1.573 1.585

 

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Novembre 2018
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