Le associazioni: “Condanna delle intimidazioni, lavoriamo per il dialogo”
Le associazioni impegnate per le famiglie sinti si dissociano dalle espressioni intimidatorie in consiglio comunale contro il sindaco
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Rete delle Associazioni di Gallarate dopo le minacce al sindaco durante il consiglio comunale di mercoledì sera
La Rete di Associazioni, che da mesi lavora con le famiglie dell’ormai ex campo di Via Lazzaretto, si dissocia fermamente da alcune manifestazioni di intimidazione verbale nei confronti del sindaco e dell’amministrazione comunale che hanno accompagnato la pur legittima contestazione avvenuta durante il Consiglio comunale del 19 dicembre.
Il nostro intendimento è da sempre quello di lavorare per la costruzione di una convivenza civile tra Comunità culturali e componenti sociali diverse, nel reciproco rispetto e nell’accettazione delle altrui diversità.
Ogni atto muscolare, sia esso proveniente dall’Amministrazione comunale che da singoli più o meno organizzati in gruppi, non vedrà né ora né in futuro il nostro avallo o la nostra partecipazione, proprio poiché diametralmente opposto alla forma civile di convivenza che si rende necessaria in una società democratica e sempre più multiculturale.
Siamo pronti al dialogo con qualunque realtà voglia condividere questo difficile percorso, ma solo all’irrinunciabile condizione di riconoscere un minimo comune denominatore, nel rispetto delle idee altrui e nel totale rifiuto della violenza fisica o verbale.
Dobbiamo altresì notare come il clima di pressione che viene esercitato sulle componenti più deboli e fragili della nostra società, indubbiamente in atto nella nostra città, possa produrre esasperazione e rabbia. Alla luce degli eventi il nostro fermo dissenso verso tali azioni non può che essere accompagnato da una esortazione a tutti a recuperare il dialogo con le istituzioni come forma attiva di risoluzione dei problemi e alle istituzioni a perseguire sempre il dialogo anche con chi esprime dissenso sulla base di un irrinunciabile rispetto della persona e della dignità umana di chi dissente, rispetto che in questa occasione è venuto meno da parte di chi deve rappresentare l’intera cittadinanza.
La Rete delle Associazioni
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