Perinelli, Bedzinski, Martinenghi: i nuovi talenti dello sport varesino

Arrivano dalla provincia di Varese tre dei talenti emergenti dello sport italiano, atleti che a suon di prestazioni hanno portato il territorio lombardo agli onore delle cronache nazionali e internazionali

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Arrivano dalla provincia di Varese tre dei talenti emergenti dello sport italiano, atleti che a suon di prestazioni hanno portato il territorio lombardo agli onore delle cronache nazionali e internazionali. Stiamo parlando di Elena Perinelli, pallavolista classe 1995 nel giro della Nazionale azzurra, Filip Bedzinski, campione italo-polacco di poker sportivo, e Nicolo Martinenghi, astro nascente del nuoto.

La carriera di Elena Perinelli è quella della predestinata. Basti pensare che a soli ventidue anni può vantare in bacheca un oro al Festival olimpico della gioventù europea e altre due medaglie continentali nei campionati Under 19. Premi di squadra a cui aggiunge quelli individuali: miglior attaccante agli Europei giovanili 2011, miglior ricevitrice a quelli del 2012 e miglior servizio ai mondiali di categoria del 2013.

Normale che su un talento del genere si siano mossi i migliori club italiani. I primi passi della varesina nella pallavolo professionistica arrivano con la maglia del Gruppo Sportivo Oratorio Pallavolo Femminile Villa che dopo una stagione di apprendistato le apre le porte della prima squadra in Serie B1. La svolta arriva però a cavallo del biennio 2013-2015. Nel corso di quelle due stagioni Perinelli passa prima alla Lj Volley Modena, poi in prestito alla Pallavolo Scandicci e viene convocata per la prima volta nella nazionale maggiore.

Seguirà l’entrata ufficiale nel progetto federale del Club Italia di Serie A1 e il passaggio, nella stagione successiva, al Chieri ’76, squadra con la quale la varesina ottiene ottiene la promozione dalla A2 alla A1.

“Sleep, eat, grind, repeat”. Con questa filosofia di vita e di gioco, Filip “filip-varese” Bedzinski si è affermato come uno dei pokeristi più eclettici del panorama italiano e internazionale. Un approccio che ha fatto di lui un vero e proprio “mass player”, ossia uno di quei pochi giocatori in grado di gestire in contemporanea più tavoli virtuali.

Il momento migliore della carriera del varesino dalla doppia nazionalità (italiana e polacca) è arrivato tra il 2011 e il 2014. In quei tre anni magici, Bedzinski ha conquistato i migliori risultati sia online che live mantenendo inalterato l’approccio: quello di giocare più possibile per scalare le classifiche di rendimento e ottenere i pass per partecipare ai tornei più prestigiosi. Lo stesso percorso di Ramon Colillas, recente vincitore del PSPC e partito dal CEP spagnolo e dagli Spin & Go sul web per arrivare alla conquista di uno dei tornei più prestigiosi dell’intero panorama pokeristico internazionale.

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Corresponding photo attribution: Neil Stoddart   

Nel 2012 Bedzniski inizia a farsi conoscere grazie ai piazzamenti nelle SCOOP online di PokerStars, manifestazione in cui riesce a conquistare un decimo e un secondo posto nell’evento SCOPP 1L. Due anni dopo la bacheca si arricchirà anche della vittoria nel Need For Speed, uno dei tornei più importanti organizzati dalla Casa della Picca Rossa.

I risultati migliori arrivano però nei tornei dal vivo. Nel 2011 il lombardo sfiora la top ten nel Main Event IPT di Campione d’Italia. Due anni dopo otterrà un altro piazzamento nell’evento finale del principale circuito italiano. Una striscia aperta che trova l’apice a gennaio 2014, mese in cui Bedzinski ottiene il pass per il Main Event dell’European Poker Tour di Deauville.

Ne ha fatta di strada Nicolo Martinenghi dalle prime nuotate con il fratello maggiore nelle piscine varesine. Una strada che l’ha portato, ad appena vent’anni, a detenere il record italiano nei 100 metri rana. Ma andiamo con ordine.

Amante della competizione e testardo per natura, Martinenghi, si appassiona al nuoto seguendo le imprese del suo idolo di gioventù, quel Fabio Scozzoli a cui qualche anno dopo toglierà il primato nazionale nello stile più tecnico.

La sua ascesa ai vertici internazionali della disciplina ha dell’incredibile. Nel 2015 partecipa all’European Youth Olympic Festival, dove conquista tre successi, nei 100 e 200 rana e nella staffetta 4×100 mista prima di raggiungere il secondo gradino del podio ai Mondiali Juniores. L’anno successivo fa ancora meglio: agli Europei di categoria si piazzerà primo nei 100, da sempre la gara preferita, secondo nei 50 e nei 200 e con i compagni di nazionale conquisterà l’oro nella 4×100 mista.

L’anno della svolta è però il 2017. In quell’indimenticabile stagione Martinenghi sorprende tutti al “Settecolli” di Roma e abbassa il primato italiano sui 100 rana a 59”31. Pochi mesi dopo farà ancora meglio, portando il proprio record a 59”01 nel corso dei Mondiali Juniores. Ma i risultati non finiscono qui. Convocato per la prima volta nella nazionale maggiore per gli Europei di vasca corta a Copenaghen, il varesino realizza due primati mondiali di categoria, nei 50 e 100 rana. Tempi che gli varranno la qualificazione alle prime finali assolute della carriera.

A inizio 2018 il ranista lombardo deve fare i conti con la sfortuna, presentatasi sotto forma di una frattura all’osso pubico lo tiene lontano dalle competizioni fino a novembre. Un infortunio dal difficile recupero che non gli ha impedito però di rientrare in tempo per i Mondiali cinesi di vasca corta di dicembre e di conquistare due incoraggianti semifinali nei 50 e 100 rana.

 

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Pubblicato il 31 Gennaio 2019
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