Spettacolo su “Vagoni e barconi”, scontro tra Tarantino e Samarate Loves Books

L'ex sindaco critica le associazioni che hanno prodotto e ospitato lo spettacolo su "i sommersi e i salvati di ieri e di oggi": "Non hanno capito niente dell'Olocausto". E le associazioni replicano

Generico 2018

Archiviato il Giorno della memoria 2019, a Samarate si apre uno scontro tra l’onorevole Leonardo Tarantino e le associazioni che hanno promosso lo spettacolo “Vagoni e barconi”, che s’interroga sull’attualizzazione della memoria, sui “sommersi e i salvati” di ieri e di oggi.

Lo spettacolo – prodotto da Samarate Loves Books – è stato al centro di una serata organizzata insieme ad Anpi al Caffè Teatro Nazionale 20.0, della Cooperativa La Nazionale, a Verghera.

«Quelli che nel “Giorno della Memoria” parlano di “barconi” , purtroppo non hanno capito niente dell’Olocausto» il messaggio con cui l’ex sindaco ha criticato la serata su Bacheca Civica Samarate, spiegando poi di trovare inadeguato l’accostamento tra i vagoni di ieri (la deportazione di oppositori, ebrei, nomadi e altri “sgraditi” al nazismo) e i barconi di oggi, le vicende di chi si trova esposto alla morte nel Mediterraneo.
In serata Samarate Loves Books e Anpi hanno risposto poi con una lunga replica.

Il Giorno della memoria

“Quelli che nel Giorno della Memoria parlano di barconi, purtroppo non hanno capito niente dell’Olocausto …. c’è ancora molto da lavorare, perché non si ripeta”. Il nostro onorevole LeonardoTarantino ci muove una critica su Facebook, usando l’immagine del copione del nostro spettacolo.
Riteniamo questo gesto un grave attacco alle associazioni samaratesi che sono e devono essere libere di proporre ciò che meglio credono; riteniamo questo attacco ancora più grave se si considera che lo spettacolo in oggetto era stato rifiutato due anni fa dall’amministrazione Tarantino, con una sterile mail dell’assessore Alessandra Cariglino , che, fermandosi al titolo , ci comunicò che l’amministrazione intendeva solo celebrare la Memoria e non occuparsi di attualità.
Allora non ci interessò fare polemica, decidemmo quindi di mettere in scena lo spettacolo altrove, proponendolo in due comuni limitrofi a Samarate, per poi scegliere di presentarlo autonomamente a Samarate quest’anno.
Ma oggi, dopo le affermazioni dell’Onorevole Tarantino, non possiamo nè vogliamo tacere: possiamo rispondere in unico modo, invitandolo alle letture dei “Vagoni e barconi. I sommersi e i salvati di ieri e di oggi.”
Lo spettacolo non ha la pretesa di fornire risposte politiche che non ci competono, ma invece si propone di far riflettere su un tema per noi imprescindibile: la disumanizzazione di ieri e di oggi.
Le letture da noi scelte e proposte trattano in particolare il tema del viaggio, da qui i Vagoni piombati di ieri e i Barconi di oggi: sia ieri che oggi le condizioni erano inumane, sia ieri che oggi le vittime più innocenti erano i bambini e gli anziani, sia ieri che oggi le donne hanno pagato il prezzo più caro.

“E’avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto in Europa … Può accadere, e dappertutto.” ha scritto Primo Levi.
Il nazismo, la sua ideologia e la sua violenza, era un figlio della storia occidentale che condensava anche il colonialismo, il razzismo e l’antisemitismo moderno.
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Todorov, storico delle idee, ha scritto nel 1992: “Oggi non ci sono più rastrellamenti di ebrei, né campi di sterminio. Noi dobbiamo tuttavia mantenere viva la memoria del passato: non per chiedere risarcimenti per l’offesa subita, ma per essere attenti a situazioni nuove e tuttavia analoghe. Il razzismo, la xenofobia, l’esclusione che colpiscono gli altri non sono identici a quelli di cinquanta, cento o di duecento anni fa; nondimeno dobbiamo, in nome di questo passato, agire sul presente”.

Pensare il rapporto di Auschwitz con la modernità – pensare i vagoni piombati di ieri e i barconi di oggi – può aiutarci a rimettere in discussione il nostro quotidiano e a individuare un orizzonte di civiltà invece che di barbarie.

“Io lo so, io sono stata una clandestina con le carte false, una richiedente asilo. Lo so che cosa vuol dire essere nella terra di nessuno quando nessuno ti vuole”. Lo ha detto la senatrice Liliana Segre in un incontro alla Scala di Milano in occasione della Giornata della memoria.
“Io lo so quando si ergono muri e le frontiere sono chiuse- aggiunge-. Io lo so, ma come faccio a gridarlo a chi erge i muri e a chi non lo capisce? Io lo so cosa vuol dire quando ti viene rifiutata la richiesta di asilo. Io sono stata clandestina e mi e stata negata la richiesta di asilo”.
Lo ha detto Liliana Segre , Onorevole Tarantino, noi accogliamo le sue parole, le leggiamo e rileggiamo, ci riflettiamo e le facciamo nostre.
Se si fosse andati oltre il titolo si sarebbe potuto aprire un dibattito interessante e , magari, arricchente da entrambe le parti, ma questo richiede capacità di ascolto, di analisi e di riflessione…certo, molto più semplice un post su Facebook, molto meno impegnativo.
Noi siamo pronti a riproporre lo spettacolo, gratuitamente, quando lo desidera, per poi sederci a un tavolo a discutere, con calma, di tutte le questioni che non la convincono in merito alle nostre proposte: questo è il nostro modo, non un post su Facebook.

La invitiamo inoltre, all’ iniziativa del 6 febbraio alle ore 21 presso il Caffè Teatro Nazionale a Verghera sul tema “Migranti. Il diritto alla vita e il nostro futuro”, così potrà portarci la sua opinione.

28 gennaio 2019
Anpi di Samarate e Verghera e SamarateLovesBooks

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2019
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