Parole al vetriolo e grandi abbracci: la grande sfida a suon di rap
Exodus ha portato a Villa Calderara, a Gallarate, i ragazzi delle sue comunità ma anche tanti altri della zona. Con una serata di sfide freestyle, con due ospiti speciali a cantare la voglia di riscatto a suon di rap

È una sfida tutta a suon di rime e flow, parole aspre e grandi abbracci finali. A Villa Calderara a Gallarate si sono sfidati sabato sera: dodici ragazzi, sei “duelli” a eliminazione diretta, poi la grande battaglia finale.
Protagonisti tanti ragazzi, tra cui anche alcuni ragazzi delle comunità Exodus di Garlasco e InExodus di Sonico, venuti a Gallarate per la serata nel parco della villa comunale in gestione e 4Exodus, aperta a tutti. Clima da underground, complice l’inatteso clima gelido: writing e salamelle, duelli metropolitani all’aperto nel parco. Rappando freestyle su un tema indicato dalla giuria e poi sfidandosi direttamente a suon di rime al vetriolo (non sempre ripetibili), uno in faccia all’altro, prima dell’abbraccio.
I ragazzi delle comunità Exodus si sono confrontati con un’altra esperienza dura e di riscatto, quella che vive Toro Seduto, rapper in carrozzina, che – reduce dal concerto all’Alcatraz – ha scaldato gli animi, sostenuto dai centocinquanta partecipanti. I ragazzi della comunità di Villadosia hanno curato la cucina con griglia pre-contest, il rapper Ape ha invece fatto un microconcerto nel mezzo della disfida a suon di rime.
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