Una domenica mattina a posare fascine per il persico in amore

Domenica 24 marzo, dalle 10 alle 12, si potrà assistere sul nuovo lungolago ad un rito antico, che nel passato scandiva le stagioni dei pescatori e delle comunità di lago

Avarie

(Foto di Emilio Martiello)

Dopo molti anni, domani mattina a Luino si potrà tornare ad assistere ad un rito antico, che nel passato scandiva le stagioni dei pescatori e delle comunità di lago: la posa delle fascine per favorire la riproduzione del pesce persico.

L’appuntamento è per domani, domenica 24 marzo, attorno alle 10 e fino alle 12 circa al nuovo parco a lago di Luino, di fronte alla chiesa del Carmine, dove i soci dell’Associazione Pescatori Alto Verbano poseranno le fascine e saranno anche a disposizione per informazioni e chiarimenti sia sulla posa delle fascine che sull’attività dell’Associazione per la salvaguardia della biodiversità ittica e tutela delle acque prealpine.

«Fino a non molti anni fa la pesca professionale era una delle attività lacustri che permetteva di vivere a numerose famiglie – spiega Rolando Saccucci, dell’Associazione – Un lavoro difficile, spesso poco redditizio e sicuramente faticoso, con notti insonni e reti salpate all’alba. Tra i pesci di lago più ricercati e meglio remunerati c’era il persico reale (Perca fluviatilis) importato dai laghi svizzeri nel 1700, con le sue inconfondibili striature verdastre sui fianchi, la pinna dorsale con pungiglione e il dorso gibboso che aumenta con l’età».

Per salvaguardare e incrementare questa specie ittica che dava buon reddito, i pescatori professionisti si riunivano tra gennaio e fine marzo per calare dallo loro barche, a circa 8-10 metri di profondità su fondali piani- delle fascine di ontano (chiamate anche legnaie) zavorrate in modo particolare affinchè i moti ondosi e le correnti non le spostassero. Questo per permettere alle femmine del persico reale sia la possibilità di deporre file mucose di nastri ovarici, con le uova subito fecondate dai maschi, sia per dare immediato rifugio agli avannotti che nascono dopo 2-3 settimane, da pesci predatori e uccelli ittiofagi.

Un rito antico ma oggi più che mai necessario, spiega ancora Saccucci: «Ben consci dell’importanza del recupero della biodiversità ittica e lacustre sempre più minacciata dall’ignavia umana oltre che dagli uccelli ittiofagi e specie ittiche alloctone, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS) di Varese, con i suoi sommozzatori e l’Associazione Sportiva Dilettantistica Pescatori Alto Verbano di Luino (che gestisce con grande sforzo anche l’incubatoio ittico di Maccagno specializzato nell’allevamento di trote pregiate da ripopolamento come la marmorata) dopo molti anni faranno rivivere a pochi metri dalla riva, lungo la passeggiata del nuovo parco a lago di Luino, la storia dell’antica gestualità della posa delle fascine che in passato ha tradizionalmente dato vita al lago e reddito a molte persone».

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Pubblicato il 23 Marzo 2019
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