L’importanza del curriculum vitae e l’arte della persuasione
I recruiter conoscono bene il valore del curriculum vitae, utilizzato dai candidati per presentare i propri studi e le esperienze professionali vissute

Il curriculum vitae: cos’è e quali dati deve contenere
I recruiter conoscono bene il valore del curriculum vitae, utilizzato dai candidati per presentare i propri studi e le esperienze professionali vissute. Si tratta di un fattore essenziale nell’ambito delle risorse umane: non di rado si viene esclusi dai colloqui perché non si invia un curriculum sufficientemente persuasivo. L’errore di molti consiste nel redigere una semplice lista, ma sono proprio questi i casi in cui il documento viene spesso cestinato. In realtà, il curriculum da compilare è molto più di un riepilogo. Esso rappresenta il biglietto da visita di chi aspira a una posizione lavorativa e deve essere non solo curato nei minimi dettagli, ma anche in grado di attirare l’attenzione di chi legge.
Prima di fornire una serie di consigli su come esporre carriera e competenze in maniera efficace, occorre definire gli elementi che non devono mai mancare all’interno di un curriculum vitae. Innanzitutto bisogna mettere in evidenza alcune informazioni personali, come il nome e il cognome, l’indirizzo, la nazionalità, la data di nascita e ovviamente i contatti, almeno il cellulare e l’email. È indispensabile che un candidato, qualora venga selezionato per il colloquio, sia immediatamente reperibile. In questa sezione si deve aggiungere l’eventuale sito internet o comunque il link a un portfolio, soprattutto se ci si propone per una posizione creativa. Una dimostrazione pratica delle proprie abilità può valere più di mille parole.
Una parte importantissima del curriculum è quella che riguarda l’istruzione. Essa comprende il percorso scolastico, quello universitario, i master, i corsi di formazione e, in generale, gli studi affrontati. Altrettanto rilevanti sono le esperienze lavorative, in particolare quelle connesse all’annuncio al quale si sta rispondendo. Chi è a capo di un’azienda, ad esempio, cerca di frequente dei dipendenti che abbiano già svolto delle mansioni simili. Completano il tutto le capacità linguistiche, informatiche e relazionali e le cosiddette soft skills: con questa espressione si intendono le competenze trasversali applicabili a qualsiasi settore, come la puntualità, la precisione, la predisposizione al team work, al problem solving e così via.
Questi sono i dati fondamentali da riportare nel curriculum vitae. È possibile inserire anche qualche piccola curiosità accattivante, legata agli hobby o ad azioni di volontariato. Nessuna informazione, comunque, deve essere fine a se stessa: ogni elemento è volto a delineare un quadro particolareggiato e coerente del candidato.
Tipologie di curriculum e consigli per la scelta
Il documento in oggetto può essere di diversi formati, anche se il più frequente è quello europeo: numerosi datori di lavoro chiedono esplicitamente questa tipologia. Se, invece, la scelta del modello è libera, è possibile personalizzare il curriculum a proprio piacimento partendo da un semplice foglio bianco suddiviso in sezioni. Esistono, a tale scopo, tantissimi tutorial ai quali affidarsi per l’ispirazione. In alcuni casi si può persino optare per un video, per esempio quando ci si offre per attività di carattere multimediale o comunque creativo. In simili circostanze un curriculum dinamico stupirà senza dubbio chi effettua le convocazioni per il colloquio.
Ad ogni modo, anche i documenti cartaceo-digitali possono essere originali. L’importante è che le varie parti risultino di agevole lettura e che la pagina sia contraddistinta da un design piacevole alla vista, magari accompagnato da una foto di buona qualità. Non deve mai mancare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, “in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16”, con data e firma sottostante. Lo stile del curriculum vitae, comunque, va selezionato a seconda del genere di compito per cui ci si candida. Una professione commerciale richiederà una presentazione differente rispetto a una artistica.
Alcuni suggerimenti per perfezionare il curriculum
Un primo suggerimento, apparentemente banale, è quello di rileggere il documento una volta compilato. Bisogna controllare, infatti, non solo l’attendibilità delle informazioni riportate, ma anche la forma e la correttezza della grammatica: un curriculum con dei refusi verrebbe scartato a prescindere. In aggiunta è essenziale eliminare tutto il superfluo e lasciare soltanto i dati pertinenti. Una presentazione breve ma efficace è sempre migliore di una prolissa e piena di dettagli inutili.
Un altro consiglio riguarda la foto, la quale deve essere sia nitida sia professionale. Sono assolutamente da evitare le immagini scattate durante una festa o in vacanza, oppure quelle in cui si posa con espressioni o vestiti strani. È necessario che il volto esprima al tempo stesso simpatia e serietà, senza esagerare né nell’uno né nell’altro senso. Infine, non si devono dichiarare abilità che in realtà non si possiedono: potrebbe sembrare una raccomandazione superflua, ma esistono persone che lo fanno nella speranza di ottenere un’occasione in più.
È indispensabile che il curriculum vitae sia esaustivo ma conciso. La presentazione può essere ampliata tramite una lettera allegata, nella quale vanno esposti i motivi per cui un’azienda dovrebbe scegliere proprio il candidato che la invia. Anche in questo caso è importante rispettare criteri come la brevità e la chiarezza e curare ortografia, sintassi e punteggiatura.
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