Giorgio, 64 anni: da Varese all’Australia coi mezzi pubblici

Un pensionato di Varese ha deciso di raggiungere la figlia che vive all'estero intraprendendo un viaggio di quattro mesi che lo porterà ad attraversare "mezzo mondo". Noi lo seguiremo

Viaggio Giorgio Vanni

«Sono un pensionato di 64 anni della provincia di Varese. Ho lavorato molti anni all’estero in un contesto diplomatico europeo in Africa e in Asia. Viaggiare è sempre stata una grande passione e ho visitato 76 nazioni».

Comincia così il racconto di Giorgio Vanni. E già questo basterebbe per parlare di una vita bella e intensa. In realtà questo è solo l’inizio di una nuova avventura. Gianni, infatti sta per raggiungere la figlia che vive in Australia. Niente di straordinario, si dirà, se non fosse che il pensionato viaggerà da solo e utilizzando mezzi pubblici.

«Dato che non ho di certo intenzione di abbandonare la vita attiva – spiega-  anzi finché la salute me lo permetterà desidero sfruttare al meglio il tempo libero, ho deciso di riscrivermi alla università Statale di Milano per una seconda laurea; mi mancano due esami per la laurea magistrale in Storia. Mia figlia Gabriella si è trasferita in Australia nel 2014 e da Sydney si è spostata in Western Australia dove ha lavorato a Broome in un asilo nido e infine nel 2017 l’Australia le è entrata nel cuore e si è sposata a Perth.
Avendo più tempo libero, ho deciso di cambiare l’approccio al viaggio. Piuttosto che rapidi spostamenti per raggiungere una meta, voglio seguire i ritmi del passato».

«Quando raggiungo Gabriella, mi sembra alienante fare solo una breve sosta per la coincidenza aerea. Vedere l’Asia, i suoi popoli, le sue diversità dall’aereo, mi sembrava irreale come un miraggio. Inoltre desidero dimostrare quanto siano falsi i luoghi comuni per cui dopo una certa età non si debbano più tentare avventure. Sono consapevole che nella vita si ha un tempo limitato e nel rispetto degli altri, lo si deve vivere al meglio. Ho maturato quindi un ’idea magari giudicata un po’ folle: overland dall’Italia all’Australia».

«Viaggiare con treni o bus attraverso Est Europa, Russia, Mongolia, Cina, Vietnam, Cambogia, Tailandia e infine un cargo in Malesia per un progetto di quattro mesi. Conto di fermarmi a Mosca, Yekaterinburg, Novosibirsk, alcuni giorni in un villaggio sul lago Baikal, poi la regione buddista Buriata e quindi alcuni giorni con i pastori nomadi in Mongolia. Entrerò in Cina a Pechino, poi Shanghai e quindi le montagne e le minoranze etniche dello Yunnan fino all’Indocina.
Qui scenderò lungo il Vietnam per entrare in Cambogia dal delta del Mekong, dopo traverserò la Tailandia e la Malesia fino a Port Kepang dove prenderò un cargo per Fremantle dove finalmente incontrerò Gabriella.

Viaggio Giorgio Vanni

Pochi giorni alla partenza del 25 agosto e sono eccitato per la sfida ma anche un po’ inquieto pensando alle possibili difficoltà viaggiando da solo negli oltre 25000 km del percorso. Ma è normale e gli incitamenti che ricevo mi caricano. Aggiornerò periodicamente il viaggio e spero riuscirò a trasmettere le sensazioni che vivrò e se riceverò dei riscontri, saranno di certo una gradita compagnia.
Anche perché intendo promuovere su Facebook una raccolta fondi per una organizzazione che supporto tramite adozione a distanza; è un’iniziativa a cui tengo e spero che sarà condivisa. Racconterò le tappe di questo progetto che mi scalda il cuore. Spero che la sua realizzazione dia fiducia, convincendo che l’età non è un dato anagrafico ma una condizione dello spirito, magari aggiungendo anche un filo al tessuto che lega la comunità italiana australiana con il Bel Paese».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Agosto 2019
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