Avventurarsi nel Manicomio di Mombello con Francesca di The Jambo: scoprendo foto e reperti
Forse non tutti lo sanno, ma a poche decine di chilometri da Milano, in provincia di Monza, c’è una enorme villa settecentesca, che per decenni è stata utilizzata come manicomio

Forse non tutti lo sanno, ma a poche decine di chilometri da Milano, in provincia di Monza, c’è una enorme villa settecentesca, che per decenni è stata utilizzata come manicomio. Ci accompagna in questo luogo insolito, e per certi versi spettrale, Francesca di The Jumbo. Come ci racconta anche lei, all’interno della grande villa abbandonata nelle ore notturne soggiornano personaggi di dubbia provenienza, soprattutto tossici e senza tetto. Visto che vi si può entrare senza alcun problema, non ci sono infatti transenne o chiusure, conviene evitare di andarci da soli ed è bene preferire le ore diurne.
Cosa ci racconta Francesca
Non è facile oggi ritornare in quei luoghi che sono stati teatro della pazzia. Dal maggio 1978 i manicomi sono ufficialmente chiusi in Italia, ma la villa di Limbiate è stata utilizzata per tale scopo per diversi decenni. Dal 1999 è definitivamente chiusa, ma rimangono ancora nelle sue ampie sale gli echi del passato. Il manicomio è stato istituito nel 1865, inizialmente per soli 60 malati di mente. Nel corso dei decenni però la struttura fu ampliata, aggiungendo ulteriori padiglioni, fino ad arrivare ad ospitare durante la I guerra mondiale fino a 3500 pazienti. Inizialmente la villa fu trasformata in una sorta di colonia agricola per i malati di mente “più tranquilli”, che avevano a disposizione giardini, lavoratori e spazi coltivabili. In seguito invece si crearono padiglioni per i cosiddetti “agitati”, ossia malati di mente gravi e difficilmente gestibili, per i quali la realtà quotidiana fu quella dell’isolamento completo.
I manicomi nell’800 e ‘900
Quando la villa di Limbiate fu trasformata in manicomio la medicina non era ancora in grado di alleviare le sofferenze dei malati di mente. Per altro erano considerati “pazzi” anche alcuni soggetti per i quali oggi non si considererebbe in alcun modo un trattamento sanitario, oltre a persone affette da malattie oggi facilmente curabili. La psichiatria ha fatto passi da gigante solo nel corso della seconda metà del ‘900, nella villa quindi per molti pazienti l’unica cura consisteva nel contenimento, con tutti i mezzi possibili. Ci sono anche leggende, non sappiamo quanto vere, che narrano di esperimenti di vario genere, svolti nell’ospedale psichiatrico di Limbiate con i pazienti più gravi. La villa infatti offre innumerevoli meandri di gallerie sotterranee, dove forse si svolgevano questi esperimenti.
Dove si trova la villa
Francesca si è avventurata all’interno della villa Arconati-Crivelli, ex Manicomio di Mombello, ex ospedale psichiatrico di Mombello. La villa ormai fatiscente si trova in Via Monte Grappa a Limbiate (MB), a pochi passi da Monza e da Milano. Al suo interno sono ancora oggi ben visibili i resti dell’ospedale psichiatrico, che è stato in sostanza abbandonato nel corso di un breve periodo di tempo. Si possono quindi ancora trovare letti, mobilio, macchinari di vario genere ma anche schedari. Chi volesse può liberamente entrare in questo luogo spettrale, perfetto per gli amanti del brivido alla ricerca di luoghi di questo genere non troppo distanti dalla “civiltà”.
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