L’Ufficio scolastico lombardo rimane vacante
Ultimo giorno di lavoro per Delia Campanelli che lascia per raggiunti limiti d'età. Per il successore si prevedono tempi lunghi dopo la riorganizzazione voluta dal Ministro

Ultimo giorno di servizio per la dirigente dell’ufficio scolastico lombardo Delia Campanelli.
Con ottobre si conclude il suo percorso all’ufficio scolastico regionale ma anche la sua attività lavorativa.
Il suo successore non è ancora stato nominato. Le candidature sono state raccolte ma per la scelta sembrano delinearsi tempi lunghi.
Anche la nomina di Delia Campanelli non fu immediata: nel 2014 si attese oltre un mese e la decisione non fu presa senza polemiche, soprattutto da parte dell’allora assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea che si disse sconcertata.
La nomina lombarda fu l’ultima decisa dal Governo che ridisegnò praticamente i vertici dell’istruzione regionale.
Campanelli arrivò a Milano dopo aver trascorso gran parte della sua carriera al Ministero.
Nella sua lettera di commiato al mondo della scuola e a quella lombarda in particolare, Delia Campanelli afferma:
«È stato un lungo e arricchente cammino, iniziato da giovane funzionaria ministeriale e conclusosi con il prestigioso incarico di essere il vostro Direttore Generale regionale. Abbiamo imparato, in questi cinque anni, a conoscerci, a rispettarci, a lavorare insieme, ognuno senza tradire il proprio ruolo, per il bene della Scuola intera. Insieme abbiamo indicato la strada maestra da seguire per realizzare nobili e proficui obiettivi. … Abbiamo compreso, con onestà intellettuale, che ogni “componente rappresentativa” poteva e doveva fornire il proprio contribute, frutto di conoscenze e di spiccata sensibilità …. La Scuola lombarda ha testimoniato come solo progettando in “rete”, con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni presenti sui territorio, si possa garantire un percorso educative di qualità Tutto questa e stato il risultato della disponibilità e della abnegazione di tutti voi. Il mio compito e stato, principalmente, quello di eliminare gli ostacoli e di garantire che tutto fosse realizzato nel rispetto dei principi che sono alla base del nostro Stato di Diritto. Grazie! !!».
A cambiare dirigente, oltre alla Lombardia, sono Basilicata, Molise e Umbria. Al suo insediamento, il Ministro Fioramonti ha presentato la bozza del nuovo regolamento sull’organizzazione ministeriale che indicherà i criteri per le future nomine.
Al vertice, secondo il modello in discussione, rimane il Ministro da cui dipenderanno direttamente tre capi dipartimento: uno per il sistema educativo di istruzione e formazione; uno per la formazione superiore e per la ricerca e uno per le risorse umane, finanziarie e strumentali. All’interno dei singoli dipartimenti saranno individuate le direzioni generali.
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