Costi, collegamenti e parco: il Comitato porta in assemblea i numeri dell’Ospedale
Tanti i temi in discussione attorno all'Ospedale di Cuasso e al suo parco: se ne parla giovedì 6 febbraio, alle 20.45 al Nuovo Teatro di Cuasso
Il Comitato per l’Ospedale di Cuasso, che da anni si batte perché il presidio nel cuore della Valceresio non venga abbandonato, ha organizzato un nuovo ciclo di assemblee e incontri con i cittadini e gli amministratori locali per discutere il futuro dell’ospedale, anche alla luce dei recenti sviluppi legati alla scelta di Regione ombardia ed Azienda ospedaliera di far entrare soggetti privati.
Il primo appuntamento è per giovedì 6 febbraio, alle 20.45 al Nuovo Teatro di Cuasso, in via Roma 58 a Cuasso al Monte.
«E’ in atto un percorso istituzionale che riguarda Regione, Ats, Asst Sette Laghi, Comunità Montana del Piambello e rappresentanti del territorio – spiegano i responsabili del Comitato – pertanto è da li che, dopo la pausa dovuta al rinnovo dei vertici aziendali e di 10 consigli comunali su 20 e le relative nomine in seno a Comunità montana, è ripreso il lavoro, ed è da lì che devono scaturire proposte e soluzioni per il nostro territorio».
Il Comitato ricorda che è sul tavolo anche l’ipotesi di progetto messa a punto dalla Commissione socio-sanitaria del Piambello, riapprovata all’unanimità anche da tutti i sindaci neo eletti e messa a disposizione dei vertici aziendali e regionali: «Un progetto che prevede di far diventare Cuasso un motore di sviluppo alternativo esattamente al centro del nostro territorio, e che non si contrappone alla realizzazione del Presst, il Presidio socio sanitario territoriale territoriale, sono due cose intrinsecamente diverse. Il Presst garantirà tutte le funzioni erogate dagli ex distretti, dai consultori familiari e quelle correlate alla presa in carico della cronicità come previsto dalla legge regionale 23/2015 facendo inoltre tornare in sede tutti quegli ambulatori specialistici che in passato avevano trovato la via di Varese».
Gian Battista Seresini, Angelo Ferrarello e Ferdinando Buzzi, referenti del Comitato, sono convinti che l’Ospedale di Cuasso debba rimanere “un luogo dove fare sanità efficace, a misura umana e ambientale. Dove si continui a fare riabilitazione pubblica, mantenendo i servizi ambulatoriali già presenti e destinando i rimanenti enormi spazi non utilizzati a soggetti privati, che vogliano investire in attività socio-sanitarie legate alla persona concorrendo così alle spese generali”.
Durante l’assemblea, a cui i cittadini sono invitati a partecipare, il Comitato affronterà in particolare il tema dei costi della struttura, quello dei collegamenti e infine quello del grande patrimonio ambientale costituito dal parco che circonda l’Ospedale.
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