Il piano di Antonelli per Accam: “Arrivare al 51% e aumentare l’affitto”

In vista della delicata assemblea convocata per venerdì è pronto il piano di Busto Arsizio che punta al controllo della società. Ma prima gli attuali soci devono salvare la situazione

accam

C’è un appuntamento che neanche il Coronavirus è riuscito a posticipare: quello per decidere il futuro di Accam. L’assemblea dei soci rimane convocata per venerdì e Busto non vuole farsi trovare impreparata. Tra mercoledì e giovedì, infatti, i consiglieri comunali saranno chiamati ad un tour de force tra commissione e consiglio straordinario (chiusi al pubblico proprio per l’emergenza sanitaria, ndr) per dare un mandato al sindaco da portare al tavolo dei soci.

Ma Antonelli ha già un’idea abbastanza chiara. È messa nero su bianco in un documento di 5 pagine che tratteggia un futuro radicalmente per Accam in cui Busto Arsizio diventerà socio di maggioranza. La città vorrebbe “una revisione della compagine societaria finalizzata a riconoscere al Comune di Busto Arsizio […] il ruolo di attore principale, mediante l’acquisizione di quote azionarie sino al conseguimento della quota maggioritaria“.

Prima di arrivare a quel 51% la città chiede però che la società venga salvata dagli attuali soci. Bisogna infatti trovare quei 3 milioni di euro necessari a salvare l’azienda e la linea della città è quella di effettuare “un acconto delle fatture relative al servizio svolto dalla società nei mesi di marzo 2020 e aprile 2020” chiedendo parallelamente “l’assunzione di analogo impegno da parte degli altri soci”.

Uno sforzo per salvare e rilanciare la società che Busto non vuole fare a costo zero. Nello stesso documento Antonelli propone infatti di alzare dal 2022 il canone di affitto del terreno su cui sorge l’inceneritore dagli attuali 350.000 euro l’anno ad un massimo di mezzo milione. Soldi nelle casse di Busto che dovrebbero essere vincolate ad una voce ben precisa: la bonifica del terreno nel 2027. Anche in questo nuovo piano viene infatti confermata lo spegnimento del termovalorizzatore al 31 dicembre del 2027.

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Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Febbraio 2020
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