La Svizzera chiude tutte le sue frontiere. A eccezione dei frontalieri

Il Consiglio federale estende a tutto il paese le misure decise settimana scorsa dal Canton Ticino. La chiusura dalla mezzanotte sino al 19 aprile

Lavena Ponte Tresa - Completata la riqualificazione dell'area doganale

Dalla mezzanotte di oggi la Confederazione elvetica chiude tutte le sue frontiere. Dopo il Canton Ticino, anche gli altri varchi con la Germania, la Francia e l’Austria adotteranno le stesse misure con il blocco degli ingressi ad eccezione dei frontalieri, delle merci e dei transiti.

La decisione del Consiglio federale è arrivata alla fine di una seduta straordinaria che ha deciso di inasprire tutte le misure di restrizioni che rimarranno in vigore sino al 19 aprile.

Tutti i negozi, i ristoranti, i bar, le strutture ricreative e per il tempo libero dovranno restare chiusi. Fanno eccezione i negozi di generi alimentari e le strutture sanitarie. Resta garantito l’approvvigionamento dell’intera popolazione di derrate alimentari, di medicamenti e di merci di uso quotidiano.  Restano aperti i negozi di generi alimentari, i take-away, le mense aziendali, i servizi di fornitura di pasti e le farmacie, come pure le stazioni di servizio, le stazioni ferroviarie, le banche, gli uffici postali, gli alberghi, la pubblica amministrazione e le strutture sociali. Anche le officine per la riparazione di mezzi di trasporto pubblici e privati possono restare aperte.

Per sostenere i Cantoni negli ambiti della sanità pubblica, della logistica e della sicurezza, il Governo ha autorizzato l’impiego di circa 8000 militari fino alla fine di giugno 2020. «Un impiego – è stato definito – come non si era mai visto dalla II Guerra Mondiale».

Intanto in Canton Ticino continuano i casi positivi anche se, nel weekend, si è registrato un rallentamento dei tamponi. Il medico cantonale Giorgio Merlan ha parlato di 330 casi di cui 94 ricoverati, 17 in intensiva di cui 15 intubati. I decessi sono saliti a 8.

Sulla questione dei frontalieri si registra una nuova presa di posizione del sottosegretario affari gli esteri Ivan Scalfarono che ha ribadito il diritto dei frontalieri in possesso dei permessi G o L di poter attraversare liberamente le dogane. Secondo Scalfarono ci sono ancora aziende che trattengono su suolo svizzero i dipendenti , a volte sistemandoli anche in situazioni non ideali dal punto di vista sanitario: « Il segretario di Stato svizzero Balzeretti – ha dichiarato Scalfarono – mi ha assicurato che sensibilizzerà i datori di lavoro pubblici privati sulla questione».

Nel frattempo saranno chiusi altri 5 valichi: Arogno, Brusino, Pizzamiglio, Camedo e Fornasette. “Con le chiusure di questi valichi secondari, il traffico sarà ulteriormente incanalato verso i grandi valichi di confine, permettendo quindi all’Amministrazione federale delle dogane di svolgere al meglio il suo compito di controllo”, spiega la polizia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2020
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