Smart working, una nuova prospettiva per risultati di successo

Quello dello smart working è un concetto moderno e, per sua essenza, in continua evoluzione. Rappresenta un processo di cambiamento molto complesso, la cui migliore strutturazione è l’elemento chiave per ottenere risultati performanti

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Quello dello smart working è un concetto moderno e, per sua essenza, in continua evoluzione. Rappresenta un processo di cambiamento molto complesso, la cui migliore strutturazione è l’elemento chiave per ottenere risultati performanti. Occorre stabilire in primis quali siano gli obiettivi e quali le priorità da porre in ottica organizzativa del lavoro: questi elementi ruotano attorno alla flessibilità e alla restituzione di uno spazio ‘altro’ agli operatori, chiamati a lavorare sfruttando la modalità virtuale e iperconnessa.

In Italia si sente parlare sempre più spesso delle potenzialità dello smart working e, in effetti, la sua diffusione si sta facendo sempre più capillare. In questi giorni difficili lo abbiamo sentito definire ‘lavoro agile’ dal premier Giuseppe Conte, che ha invitato a sfruttarlo al massimo visto che – al tempo del Coronavirus – rappresenta davvero la strategia migliore per non fermare le imprese e danneggiare l’economia in modo irreparabile. Le aziende, che vogliono evitare di chiudere, devono essere in grado di affrontare l’emergenza ricorrendo allo smart working e mettere i propri dipendenti nelle condizioni di operare grazie a un software di controllo remoto ad hoc, come quello offerto da Teamviewer.

Si tratta in buona sostanza di stravolgere la prospettiva e andare a modificare la routine di lavoro. Il fatto che sempre più aziende scelgano questa strada così dinamica consente al business di continuare a fluire, spesso e volentieri con un surplus di produttività e gratificazione. Questa filosofia manageriale si basa essenzialmente sul concetto di autonomia, lasciata ai dipendenti per quanto riguarda spazi operativi, orari e strumenti ai quali ricorrere: la responsabilizzazione in merito ai risultati è l’equilibrio da cogliere, conciliando i tempi di lavoro e di vita, per la performance aziendale.

Quali sono i benefici per le aziende?

Quando parliamo di smart working non ci stiamo riferendo soltanto a una misura che punta a migliorare il complessivo welfare aziendale: rappresenta, infatti, uno step del cambiamento culturale in atto nel nostro Paese. Il tema dell’evoluzione tecnologica delle aziende punta a strutturare un modello lavorativo che è sempre più 4.0, oltre che incessantemente connesso. Quello della cosiddetta ‘digital transformation’ è un concetto chiave, che permette di sviluppare network professionali e – proprio grazie al controllo da remoto – portare a termine compiti di lavoro a distanza. Cosa vuol dire questo? Che il luogo fisico, l’ufficio, passa in secondo piano e non risulta più condizione essenziale al business: è sufficiente possedere un computer (o altri supporti mobili come tablet e smartphone) e una buona connessione per navigare su internet. L’evoluzione dei modelli organizzativi in azienda richiede una estrema abilità di progettazione step by step del flusso operativo: stiamo parlando di un progetto per sua essenza multidisciplinare. I rapporti di fiducia e l’abilità organizzativa del singolo si fondono in un dialogo produttivo e continuo col team: datore di lavoro e dipendenti ‘disegnano’ il miglior progetto che li rende una squadra vincente. I vantaggi più importanti riguardano in primis la sfera economica: l’investimento iniziale necessario a dotare il personale dei supporti hi-tech sarà bilanciato dal venir meno dei costi legati allo spazio fisico dell’ufficio. Inoltre, come accennato, potrà essere messo a segno un aumento della produttività grazie alla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita.

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Marzo 2020
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