Alla casa di riposo di Lonate 33 morti. Solidarietà dal territorio per aiutare la struttura
L'aggiornamento della direzione: 18 per sospetto sospetto Covid, uno per Covid accertato, contagiati anche diversi operatori. Artigiani e aziende si sono mobilitati per contribuire
33 anziani deceduti, di cui 18 per sospetto sospetto Covid, uno per Covid accertato e quattordici per altre ragioni. È il bilancio, ancora drammatico, della Rsa Fondazione Anziani di Lonate Pozzolo.
La struttura ha scelto ormai da settimane la linea della trasparenza, anche per sollevare l’attenzione sulla difficoltà generale a contenere il contagio. E anche da qui è partita una vera gara di solidarietà, che ha coinvolto aziende della zona e non solo.
«Nelle giornate del 20 e 21 aprile si è effettuata, tramite la ditta specializzata, la disinfezione e sanificazione di tutte le camere, saloni, bagni, palestra e altri ambienti della Fondazione. E’ stata la seconda sanificazione degli ambienti. Un lavoro importante e necessario per il bene dei nostri anziani e operatori.» spiega il presidente Enrica Rossi.
Anche i numeri dei lavoratori sono delicati, qui come in tante altre realtà. «I dati segnalati riguardo agli operatori evidenziano: 99 operatori in servizio su un totale di 147 (escluso medici liberi professionisti e collaboratori autonomi specialisti); 48 in malattia di cui in isolamento 30 per sospetto Covid e 14 accertati Covid. Di questi operatori in malattia 18 sono a casa al termine dell’isolamento e sono in attesa di tampone per attestare la negatività al virus per poter riprendere il loro servizio».
Tanto aiuto è arrivato dal territorio. Ognuno secondo le sue capacità: Antonio Locati della gelateria Note di Cioccolato di Tornavento ha donato dieci chili di gelato, ma anche centro visiere di protezione. L’imprenditore locale Roberto Grassi ha donato 500 mascherine, altrettante ne ha donate Veronica Orrigoni per conto dei Supermercati Tigros.
«Grazie a tutti per la collaborazione in questi giorni e un grazie particolare alla coordinatrice Angela Ielpo e ai nostri manutentori Giacomo Angiolini e Luigi Caldiroli. Tutti molto attenti nel loro lavoro alle richieste di tutti. La loro presenza nel quotidiano ci rasserena e tranquillizza in ogni necessità o imprevisto».
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