Coldiretti: campi e strade invase dai selvatici
Nel Varesotto piovono segnalazioni: “Cinghiali in strade, prati, campi e persino a ridosso delle case”
Nelle settimane dell’emergenza Coronavirus, è allarme per l’invasione dei selvatici, con un’escalation di segnalazioni di danni (in particolare a prati a fieno, campi seminati, ortaggi e vigneti) lungo l’intero arco prealpino e un problema, molto serio, in più: gli animali, indisturbati per il forte calo di traffico e presenza dell’uomo, si spingono nelle strade, giardini e centri urbani come mai prima d’ora. Un allarme di sicurezza, oltrechè economico per il comparto agricolo, con avvistamenti e testimonianze da un capo all’altro del Varesotto.
“Il numero di cinghiali è aumentato ovunque” rimarca il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori. “Ormai circolano senza freni per campagne e città senza più freni danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza delle famiglie anche nelle poche occasioni in cui è permesso uscire di casa”.
Sono quindi a rischio i raccolti, peraltro ancor più preziosi e necessari in queste settimane di emergenza, data la necessità di assicurare adeguate forniture alimentari, rimarca Fiori “e allo stesso tempo, anche la sicurezza dei cittadini è in pericolo: in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull’uscio di casa, mentre nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli avvistamenti anche sulle arterie di traffico”.
IMPORTANTE DENUNCIARE I DANNI – “Per molti agricoltori – aggiunge Fiori – sta diventando impossibile coltivare e nemmeno le recinzioni, che molti imprenditori hanno costruito a proprie spese per proteggere i campi, si stanno dimostrando efficaci perché i branchi spesso le travolgono. Non passa giorno che alla Coldiretti non arrivino richieste di aiuto e segnalazioni sulla drammaticità della situazione. E anche la gente è preoccupata”.
Un’affermazione supportata anche dall’analisi condotta da Coldiretti/Ixè, che riflette come oltre otto italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati che si sono formati un’opinione. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali. La proliferazione senza freni dei cinghiali sta peraltro mettendo a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico.
Il presidente di Coldiretti Varese sottolinea l’importanza, per tutti i cittadini di “denunciare sempre i danni. E, se possibile, avvisate anche noi di Coldiretti. Al di là del risarcimento dei danni, in ogni caso subordinato a lunghi iter procedurali, ciò serve a dare il polso della situazione, a fare massa critica per chiedere interventi risolutivi a quanti devono provvedere. Il pressing che stiamo attuando in questi mesi è evidente, a difesa sia delle imprese agricole associate, sia dell’intera collettività”.
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