“Guido Bertolaso sta meglio, ora è a casa”

A comunicare la notizia, il presidente della regione Attilio Fontana nel corso di una trasmissione televisiva

bertolaso

«Guido Bertolaso sta bene, credo sia uscito dall’ospedale, era qualche giorno che era sfebbrato»: il primo aggiornamento sullo stato di salute di Bertolaso da mol arriva dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante una intervista a “Quarta Repubblica” su Rete4, riportata dal Tgcom.

Una notizia confermata e precisata il giorno dopo dallo stesso Fontana, dopo una conversazione telefonica con il diretto interessato: Bertolaso è stato dimesso infatti la mattina dopo, il 7 aprile, dall’ospedale san Raffaele.

«L’ho sentito e ci siamo ripromessi che ci vedremo presto personalmente. Mi e’ sembrato in buona forma e mi ha detto che aveva voglia di prendere un po’ d’aria e di mangiare un bel piatto di pastasciutta – Ha commentato Fontana, dopo la telefonata – Ancora una volta l’ho ringraziato per il decisivo e prezioso lavoro che ha fornito alla Lombardia, ma piu’ in generale all’Italia intera, per il contrasto al virus. Il suo impegno anche durante
la malattia e’ stato costante e ha contribuito a raggiungere l’incredibile obiettivo di realizzare l’ospedale della Fiera di Milano in una decina di giorni».

LE ULTIME NOTIZIE ERANO DEL 26 MARZO SCORSO

«Guido Bertolaso è ancora ricoverato ma sta meglio, e ci dà indicazioni e aiuti per noi che lavoriamo alla realizzazione dell’ospedale». Queste erano le ultime notizie che avevamo sull’ex capo della protezione civile: erano state date nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’ospedale straordinario della Fiera, il 26 marzo, da Gerardo Solaro del Borgo, Presidente del CISOM e sempre a fianco dell’ex capo della protezione civile chiamato a dirigere i lavori dell’ospedale e colpito da Coronavirus.

Del Borgo ha anche letto un messaggio di Bertolaso scritto proprio in occasione della conferenza: «Vi avevo promesso un ospedale non da campo, ma un vero ospedale, e l’abbiamo fatto – ha detto – Sapevo dei rischi a cui andavo incontro, ma oggi più che mai sono fiero di avere accettato questo incarico».

IL MESSAGGIO DI BERTOLASO PER L’INAUGURAZIONE DELL’OSPEDALE

Qui per intero il messaggio di Guido Bertolaso, letto da Gerardo Solaro del Borgo, presidente Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Avevamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta. Non abbiamo realizzato un ospedale da campo, come purtroppo a volte in emergenza ci siamo trovati costretti a fare in passato. Non abbiamo realizzato un lazzaretto, lo abbiamo detto sin dall’inizio. Qui in Fiera abbiamo creato un vero e proprio ospedale specialistico. Un ospedale ideato e costruito nel rispetto del paziente e di tutti gli operatori sanitari che li assistono. Perche’ e’ proprio la figura del paziente al centro di quest’opera. Chi entra qui avra’ un ambiente, una struttura, attrezzature e assistenza ottimale per le proprie esigenze di salute.
Il presidente Fontana mi ha coinvolto in questo progetto, ho immediatamente accolto l’invito cercando di supportare con il mio team la programmazione e l’organizzazione. Mi sono coordinato con le strutture regionali e con la Fondazione Fiera, trovando a tutti i livelli competenza e capacita’ realizzative
straordinarie che hanno consentito in tempi inconsueti e insperati la realizzazione di un complesso di alta intensita’ assistenziale cosi’ importante, come e’ a tutti noto, per l’attuale situazione epidemiologica del Paese.
La scelta del Governatore ha assunto un carattere esemplare non solo per l’Italia, che potra’ essere replicato a breve in altre regioni, ma anche in ambiti internazionali. Grazie alla Regione, alla Fiera e al mio team abbiamo realizzato un’opera di cui andare fieri. Gli operai e le imprese si sono applicati con turni h24 durante le giornate, nessuno si e’ risparmiato, tutti hanno lavorato ventre a terra, che e’ quello che avevo chiesto appena sono arrivato qui. Per primo ho cercato di dare l’esempio.
Il motivo per cui ho accettato questo incarico l’ho detto piu’ volte: e’ la mia storia, quando il mio Paese chiama io rispondo, perche’ io ci sento benissimo, e al grido di aiuto dell’Italia si risponde. Sempre. Anche quando, come in questo caso, ci sono rischi a cui sapevo di andare incontro. Ma oggi piu’ che mai sono fiero di essere italiano, fiero di aver accettato questo incarico e fiero di averlo portato a termine.
Permettetemi di ringraziare il presidente Fontana, per la fiducia, il presidente Pazzali per l’enorme collaborazione e capacita’ organizzative, tutto il mio team di professionisti che in maniera volontaria sono venuti ad aiutarmi e i volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e qui mi unisco
anche io, a ringraziare i tanti volontari che non solo qui sono attivi a prestare aiuto al prossimo.
E concludo, infine, con un grande grazie e un grande augurio di buon lavoro al Policlinico e a tutto il suo personale che si faranno carico di un cosi’ grave compito per l’assistenza ai pazienti. Adesso forza, dobbiamo ancora lottare. Dobbiamo farlo tutti. Da italiani”.

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Aprile 2020
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