In Ticino il Covid-19 è la prima causa di morte

Coronavirus: in Svizzera 536 decessi, 141 solo in Ticino. La polizia Cantonale: "Strade aperte ma non andate in Ticino"

Polizia Cantonale

Sale a quasi 19.000 il numero di casi accertati di Coronavirus in Svizzera, con almeno 536 decessi. Se si considera solo il Canton Ticino, in soli 22 giorni il Covid-19 ha ucciso 141 persone.

Secondo un raffronto realizzato da TicinoNews sul numero dei decessi «gli ultimi dati disponibili in modo dettagliato sono quelli del 2016. In quell’anno a fare più vittime sono stati i tumori con 937 decessi, seguiti dalle malattie dell’apparato circolatorio con 921 e dalle malattie dell’apparato respiratorio con 240. La prima causa di morte dei ticinesi, i tumori, mietono quindi in media 2,56 vittime ogni giorno. Nelle ultime tre settimane, invece, il Covid-19 ha ucciso 6,4 persone al giorno. Si tratta del 149% in più. Lo stesso vale per le malattie dell’apparato circolatorio. Infarti e ictus, nel nostro Cantone, portano via 2,52 uomini e donne ogni giorno».

La polizia cantonale invita quindi la popolazione a non trascorrere le vacanze pasquali in Ticino, il Cantone con il più alto numero di contagi pro capite. L’invito a non andare in Ticino, e nemmeno nell’Oberland bernese, è stato ribadito anche da Stefan Blättler, presidente della Conferenza dei comandanti di polizia cantonali. Le strade resteranno aperte e non ci sarà alcun divieto ufficiale, ma i controlli saranno intensificati, ha sottolineato. «Rispettare le norme in vigore è letteralmente vitale, così come fare uso di buon senso» ha insistito Blättler.

Secondo i dati diffusi venerdì mattina, 3 aprile, da SwissInfo, «continua a crescere il numero di persone contagiate dal virus in Svizzera: venerdì mattina si registravano 18’902 casi di contagio dall’inizio dell’epidemia e almeno 536 decessi dovuti alla Covid-19. Secondo le autorità sanitarie si denota una certa stabilizzazione per quanto riguarda l’aumento dei casi di contagio, ma è ancora troppo presto per trarre conclusioni concrete. Un ritorno alla normalità già dopo il prossimo 19 aprile, scadenza fissata dal governo svizzero per l’attuazione delle misure di contenimento dell’epidemia, è “illusorio”, ha affermato a inizio settimana il ministro della sanità Alain Berset».

Gli ultimi provvedimenti presi dal governo svizzero riguardano sia i trasporti che le scuole: da giovedì i collegamenti ferroviari in Svizzera sono ulteriormente ridotti; il cambio di orario è valido almeno fino al 26 aprile; per gli studenti della scuola dell’obbligo, l’anno scolastico sarà considerato valido, ha deciso la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 03 Aprile 2020
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