Officina Casona resiste online, il progetto di inserimento lavorativo per stranieri non si ferma
La cooperativa ha dovuto sospendere tutte le attività per l’emergenza Coronavirus. Resta aperta la vendita online legata al progetto “Parallelo – prodotti da scappati di casa”

La cooperativa sociale di Castellanza, in provincia di Varese, ha dovuto sospendere tutte le attività di formazione, laboratorio e inserimento lavorativo per l’emergenza Coronavirus. Resta aperta la vendita online legata al progetto “Parallelo – prodotti da scappati di casa”.
Il 21 febbraio, quando la Lombardia sospendeva tutte le attività non essenziali per l’emergenza Coronavirus, Saidou firmava il suo contratto entrando ufficialmente nella squadra dei falegnami di Officina Casona. Oggi, dopo più di due mesi, aspetta di poter riprendere il suo lavoro in falegnameria, insieme a Michele, Boubacar e Amadin.
La sua storia di inserimento lavorativo si inserisce nel progetto Parallelo che la cooperativa sociale di Castellanza ha avviato nel 2017 per realizzare un’idea di impresa sociale, etica e capace di guardare avanti. E’ la stessa idea oggi a guidare le scelte dei giovani soci cooperatori che hanno deciso di tenere aperta la vendita online dei prodotti, utili e sostenibili, che nascono nei loro laboratori artigianali sociali, impiegando materie prime di recupero: tessuti, pellame, biciclette e legname, da aziende, privati ed enti pubblici.
Lampade, cornici, grembiuli, agende, zaini, quaderni, tazze e ricettari. Oggetti che raccontano storie di inclusione lavorativa di persone fragili, proprio nei giorni in cui la fragilità attraversa tutti. “Il prodotto come messaggio, da una persona all’altra, di una persona che vuole bene a un’altra” racconta Andrea Cattaneo, tra i fondatori della cooperativa.
Per ogni prodotto acquistato online la cooperativa dona un euro al Policlinico di Milano, impegnato in prima linea nell’emergenza sanitaria, aggiungendo solidarietà al gesto della vendita, ad oggi l’unica fonte di ingresso economico della cooperativa, simbolica ma resistente.
Tra gli oggetti più venduti le cornici, a voler tenere stretti i ricordi, e il grembiule, vero e proprio “indumento da quarantena”, per lavorare in casa.
Pensando ai progetti che verranno, Andrea ci parla della mobilità sostenibile come tema su cui la cooperativa vorrebbe lavorare. “Sul territorio siamo un punto di riferimento per la riparazione e vendita di biciclette, mezzo di trasporto da casa al luogo di lavoro per molte persone. Stiamo ragionando, assieme agli amici di Parallelo, ad un progetto che ne tenga conto, in attesa delle prossime mosse istituzionali in tema di mobilità”.
Sostenibilità, nel movimento, nei materiali, nel pensiero, che diventa ancora più urgente nella Giornata della Terra.
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