I sindacati dei medici chiedono misure chiare a tutela dei lavoratori
Le principali sigle della dirigenza ospedaliera denunciano misure inadeguate alle circostanze e avanzano una proposta da 45 milioni di euro

«Inaccettabile e politicamente miope».
Nuova durissima presa di posizione delle principali sigle sindacali dei medici ospedalieri ( ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO- ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA– FEDIRETS»
I rappresentanti dei lavoratori chiedono misure serie e chiare di tutela degli operatori e chiari indennizzi economici:
La Lombardia rappresenta la regione maggiormente colpita dalla calamità Covid-19 di tutto il Paese e il suo personale sanitario sta svolgendo un lavoro senza sosta da mesi. A livello regionale e nazionale sono diverse e divergenti le opinioni su quali siano le misure a tutela dei lavoratori da mettere in campo e le risorse disponibili, da predisporre in favore di Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale.
La certezza è che le misure stabilite non siano adeguate alle circostanze e agli enormi sforzi compiuti, ecco il motivo della lettera sottoscritta dalla gran parte delle sigle della dirigenza del SSR e da ANAAO-ASSOMED Lombardia e indirizzata a Parlamentari e Consiglieri Regionali Lombardi.Le cifre messe a disposizione a livello nazionale sono insufficienti e inadeguate per la Regione Lombardia, si chiede dunque maggior senso critico e la costituzione di un fondo a carico della retribuzione di risultato, la cui distribuzione terrà conto dell’impegno e del rischio corso da Aziende ed Enti del SSR. Una proposta di 45 milioni comprensivi di oneri.
Al riconoscimento in termini economici si ritiene indispensabile, superata l’emergenza, un periodo di riposo per i lavoratori del personale sanitario da programmare con una opportuna organizzazione dei turni di lavoro.
«È per questo motivo che Vi chiediamo di assumere tutte le opportune azioni e di adottare tutti i necessari provvedimenti legislativi affinché venga riconosciuto il carattere assolutamente eccezionale del rischio e del disagio lavorativo in cui versa il personale che opera nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche lombarde e in particolare la dirigenza, sanitaria e non, che sta pagando in prima persona anche con un triste e ingiustificabile tributo di vite umane» dichiara Stefano Magnone, Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardia.
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