«Il Belvedere? È abbandonato, come il resto del paese»
Le minoranze replicano al sindaco Bernasconi dopo l'annuncio di una possibile chiusura della piazza se non cesseranno gli atti vandalici e gli assembramenti. Arioli e Simone: «Manca un progetto vero»
«Il Belvedere non è altro che la vetrina dello stato del paese: lasciato andare, abbandonato, senza alcuna progettualità». All’indomani delle dichiarazioni del sindaco Gianmario Bernasconi che ha minacciato di chiudere la piazza più bella e frequentata del paese se non cesseranno gli atti vandalici e gli assembramenti senza mascherine, la minoranza passa al contrattacco.
E lo fa allargando il piano della discussione alla gestione complessiva della “cosa pubblica”. Carlo Arioli, capogruppo di “Azzate in Valbossa”, e Raffaele Simone di “Insieme per Azzate”, replicano al sindaco e chiedono interventi più incisivi e soprattutto condivisi: «Non abbiamo dubbio di credere che gli atti vandalici ci siano stati – spiega Arioli – L’ultimo weekend c’erano tantissimi ragazzi in piazza, ma sappiamo anche che ci sono le telecamere di videosorveglianza. Perché il Comune non le utilizza per scoprire i responsabili? Perché non vengono visionati i filmati? ». E per quanto riguarda il decoro urbano: «Scopriamo che l’amministrazione non ha tagliato il prato al parco giochi per evitare che i bambini lo utilizzino, però sta togliendo l’erba al parchetto della pesa, dove c’è uno scivolo e qualche altro gioco. Qual è la logica?»
«Un anno fa c’è stato il consiglio comunale dei ragazzi– aggiunge Simone Raffaele – Si era parlato, tra le altre cose, di realizzare un parco giochi inclusivo al Belvedere, con almeno un’attrazione utilizzabile dai bambini diversamente abili. Nulla, non solo non si è fatto niente, ma non se n’è nemmeno più parlato. Insomma, non c’è un progetto, un’idea di riqualificazione della piazza, niente».
«Il Belvedere è senza dubbio difficile da gestire – aggiunge Arioli – ci sono stati problemi seri in passato, causati dal gran numero di persone che d’estate affollava la piazza, il prato, che parcheggiava ovunque, che faceva rumore fino a notte fonda. È chiaro che occorre rivedere la riorganizzazione di quel posto, ma la chiusura non è certo la soluzione. Tra l’altro lì hanno trovato collocazione due attività commerciali, due ape car che d’estate lavorano e rendono piacevole la permanenza in piazza. Per loro sarebbe un danno non indifferente. Insomma, c’è molto da rivedere».
E poi il solito appunto all’amministrazione comunale: la mancanza di comunicazione. «Abbiamo chiesto, via whatsapp, il 20 aprile al sindaco come intendesse affrontare la fase 2. Non abbiamo mai ricevuto risposta»
Incivili al Belvedere di Azzate, il sindaco: “Siamo pronti a chiudere di nuovo”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.