Cosa fare quando si diventa protestati

Il protesto avviene quando si attesta il mancato pagamento di una cambiale o di un assegno

Banca

Che cos’è un protesto?

Il protesto avviene quando si attesta il mancato pagamento di una cambiale o di un assegno. Chi avrebbe dovuto ricevere il pagamento, per legge, ha tutto il diritto di rivolgersi ad un pubblico ufficiale come il notaio. A questo punto si hanno a disposizione circa 10 giorni per saldare il pagamento, se questo non avviene e il creditore si rivolge alla camera di commercio, si entra automaticamente nel registro dei protestati.

Protesto di una cambiale

Quando non si paga una cambiale e si entra nel libro dei protestati, bisogna comunicare il motivo del mancato pagamento, se viene pagata in un secondo momento il creditore per legge ha tutto il diritto di richiedere:

  • le spese del protesto;
  • gli interessi maturati nel tempo di mancato pagamento;
  • il totale della cambiale per intero.

Il beneficiario ha la possibilità di agire secondo due azioni che sono:

  • azione diretta, si rivolge agli obbligati principali;
  • azione di regresso, si rivolge a tutti coloro che hanno stabilito un garante quando si è stipulata la cambiale, la prima azione del creditore è rivolta verso di loro.

Le conseguenze al protesto

Le conseguenze che si possono verificare al fine di un protesto possono essere di due nature, amministrativa e civile. La cosa importante da sapere è che un protesto non riguarderà mai la sfera penale di un protestato. Quando si verifica il mancato pagamento e il creditore denuncia il beneficiario si può arrivare anche ad un pignoramento dei beni materiali, quindi il creditore ha la possibilità di recuperare il denaro perso attraverso il patrimonio dei beni del beneficiario.
Se invece interessa la parte amministrativa, verrà emesso un assegno bancario che prevede una sanzione che può arrivare anche oltre i mille euro. Questo tipo di sanzione viene applicata se il beneficiario non adempie al pagamento entro 60 giorni.

Una delle difficoltà più immediate che si riscontrano dopo il protesto è l’impossibilità di aprire un conto corrente, di avere una carta di credito e di accedere a tutti gli altri servizi generalmente offerti da un istituto di credito.

Conto Protestati Service è uno dei siti web che permette di aiutare le aziende in questa particolare fase nell’aprire uno speciale conto corrente per aziende protestate e in molto altro.

Pignoramento dei beni

Il pubblico ufficiale può procedere senza problemi al pignoramento dei beni materiali e possono verificarsi anche all’interno della casa del soggetto protestato. Principalmente si parte sempre dal denaro contante e dagli oggetti preziosi. Se si verifica il pignoramento immobiliare può verificarsi anche il rischio di perdere la propria casa.

Cosa non può essere pignorato

Non tutti gli oggetti appartenenti al soggetto protestato possono essere pignorati, ciò che non può esserlo sono:

  • tutti i beni che hanno valori morali, come fedi nuziali o oggetti importanti;
  • beni di prima necessita come frigorifero, lavatrici, televisori, letti e sedie
  • tutti i beni alimentari;
  • beni indispensabili per lo svolgimento di un mestiere o una professione;
  • crediti che hanno sussidi come maternità e malattia.

Cosa fare quando si diventa protestati e come si ottiene la cancellazione del protesto

In caso di protesto ci sono molte agenzie che aiutano chi deve restituire dei soldi, come ad esempio Contoprotestatiservice.it.
Uscire da un protesto non è una delle procedure più difficili ma potrebbe richiedere molto tempo e pazienza. Il processo di cancellazione può avvenire solo se ci sono alla base le giuste condizioni.

  • Il pagamento deve essere saldato: il primo passo per ottenere la cancellazione dal registro dei protestati è il saldo totale di tutti i conti che hanno portato il soggetto all’iscrizione nel registro;
  • Bisogna chiedere al tribunale la cancellazione: in questo caso bisognerà presentare i propri documenti di riconoscimento e il contratto della cambiale, in tribunale. Sarà poi il giudice a decidere e controllare la regolarità delle operazioni;
  • È necessario richiedere la cancellazione all’ufficio protesti: se è la prima volta che un soggetto viene protestato, richiedendo la cancellazione dal all’ufficio protesti è possibile che venga archiviato in circa 25 giorni.

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Maggio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.