Ad Albizzate una famiglia distrutta in un istante, i soccorsi e lo shock dei superstiti
Sono decine gli uomini intervenuti per cercare di prestare soccorso. Il personale sanitario si è occupato subito della mamma e dei bimbi. Il sindaco salvo per miracolo
Sono le 17.30 di mercoledì 24 giugno quando l’intero cornicione di copertura dell’immobile che costeggia la via Marconi di Albizzate ha ceduto travolgendo Fauzia Taoufiq, classe 1982, con i suoi due bambini, Soulaymane di cinque anni e Yaoucut di uno. Il crollo ha risparmiato per miracolo il suo terzo figlio, una donna che stava uscendo da una delle attività che si affacciano sulla strada e il sindaco del paese Mirko Zorzo, che si trovava proprio lì per lavoro.
Ad Albizzate è giorno di Consiglio comunale, una seduta che sarebbe dovuta iniziare di lì a poche ore. Anche per questo il primo cittadino stava abbassando la saracinesca dell’azienda per cui lavora per andare a casa a prepararsi. Ed è in quel frangente che ha incontrato la giovane donna con i suoi tre figli.
Ad incrociarli erano stati proprio in quell’istante anche un gruppo di ragazzini appena adolescenti. Uno di loro li conosceva e li ha salutati mentre stava per entrare nel supermercato di fronte.
Sempre da una delle attività che si affacciano sulla via Marconi una donna si apprestava a varcare l’uscio della porta per uscire in strada.
A quel punto tutto è successo in un istante. Il sindaco ha sentito un colpo al braccio, erano i calcinacci che lo hanno appena sfiorato e per lui il peggio è stato evitato per una manciata di centimetri. La donna che stava per poggiare un piede sul marciapiede è stata travolta e scaraventata all’interno. Anche lei è stata appena ferita e caricata in ambulanza poco dopo per controlli ospedalieri.
Il sindaco ZorzoLa vera tragedia si è consumata poco distante. La mamma e i due figli sono finiti sotto il cornicione. I primi due sono morti sul colpo, la piccola è stata trasportata in gravissime condizioni in ospedale dove è morta poco dopo. Il terzo figlio era distante ed è rimasto illeso perché pochi istanti prima era andato incontro al ragazzino che lo aveva salutato, una coincidenza che gli ha salvato la vita. Proprio il ragazzino è stato il primo ad avvicinarsi insieme ad una dipendente del supermercato alle macerie e poi al piccolo per sostenerlo.
Immediatamente sono usciti anche i gestori del ristorante Lo Sfizio, la terza e più famosa attività che trova sede nell’immobile. Proprio l’esterno del ristorante, a causa dei provvedimenti anti Covid, di lì a poco sarebbe stato gremito di avventori.
Nel giro di pochi minuti sono arrivati sul posto i primi soccorsi: il personale sanitario e poi i vigili del fuoco che hanno cominciato a scavare tra le macerie. Non si trattava solo di calcinacci ma di una vera e proprio lastra di calcestruzzo lunga quasi un centinaio di metri che si è abbattuta quasi in blocco sul marciapiede.
Sono decine gli uomini intervenuti per cercare altri dispersi. Il personale sanitario si è occupato subito della mamma e dei bimbi. Per due di loro ogni intervento è stato inutile, la neonata invece è stata trasportata d’urgenza in ospedale a Gallarate ma anche le sue condizioni erano troppo compromesse e non è sopravvissuta.
Si tratta di una famiglia albizzatese di origine marocchina. Parenti e amici sono accorsi sul posto sotto shock, il papà con il suo piccolo sconvolti dal dolore sono stati ospitati dal vicino supermercato. Fino a quando non è parso chiaro che anche il supermercato, ospitato in un edificio identico a quello crollato, andava considerato a rischio. È stato evacuato e tutta l’area entro sera è stata posta sotto sequestro.
La comunità marocchina di Albizzate si è trovata sul luogo della tragedia. La famiglia coinvolta nel crollo abitava in paese da circa sei anni, il padre lavora in un’officina in un paese vicino.
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