Cuveglio, rimpasto di giunta per assicurare le quote rosa

Adolfo Fidanza lascia il posto nell'esecutivo cittadino a Luisa Gargiulo. Paglia: «È la nostra squadra per governare il paese»

Avarie

Nel rimpasto della giunta arriva il lievito delle quote rosa. Dopo il dibattito pubblico che in paese è nato sulla scorta della lettera aperta inviata alla stampa dalla consigliera Raffaella Mattana la decisione di questi giorni presa dall’amministrazione di Cuveglio va a redistribuire l’equilibrio di genere nella giunta.

Due rimangono gli assessori, e sono il vice sindaco Marco Bonvicini e Renato Furigo, resta anche l’unico assessore donna già presente in giunta, Sonia Minorini ed entra come assessore Luisa Gargiulo (deleghe Tempo libero, Turismo) al posto di Adolfo Fidanza, che rimane consigliere con la conferma delle materie di delega cioè Sport e Polizia locale.

«Questa decisione era all’ordine del giorno da tempo, ben prima della lettera della consigliera Mattana», spiega il sindaco Francesco Paglia «e i contatti avuti con la prefettura negli ultimi giorni ci hanno portati all’accelerazione di questo processo che vuole rappresentare un momento di crescita per tutti: per gli amministratori che hanno già esperienza e per quelli che sono alla loro prima prova amministrativa. Questa sarà la squadra che da adesso in avanti governerà il paese, e che nulla vuole togliere all’impegno di chi finora ha lavorato in giunta: prove ne è il mantenimento delle deleghe».

La legge Delrio che riformava le provincie e andava a riguardare anche altri aspetti amministrativi degli enti locali, come appunto i comuni, stabiliva che in giunta, nei centri sopra i 3 mila abitanti fosse indispensabile far scattare il meccanismo delle quote rosa (cioè per ciascun genere la soglia di presenza non deve mai stare al di sotto del 40% dei componenti), che ora a Cuveglio viene pienamente soddisfatto.

«Di questi tempi, e l’emergenza pandemica ce l’ha appena insegnato, il mondo appare sempre più fluido e le competenze si moltiplicano, così la scelta di nuovi ingressi nell’amministrazione pur mantenendo le deleghe ai singoli soggetti rappresenta un modello su cui crediamo», spiega Paglia.

Le quote rosa nella lista “Prospettiva Popolare” erano state rispettate all’atto della presentazione formale ma la composizione della giunta fino a pochi giorni fa era di tre uomini e una sola donna, fatto che ha spinto l’amministrazione a prendere la decisione di quello che tecnicamente si chiama rimpasto – cioè l’avvicendamento dell’organo esecutivo, meccanismo che così si chiama anche per il Governo nazionale – «ora procediamo con la nostra attività amministrativa», conclude Paglia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2020
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