“Dopo un anno non riconosco più il mio paese di villeggiatura”
La preoccupazione di un lettore che dopo 12 mesi di assenza si accorge di molte cose cambiate nel paese del suo cuore, Orino

Buongiorno cara redazione di Varesenews,
vi scrivo perché vedo molte pubblicazioni vostre che parlano del Paese delle mie vacanze estive, la meravigliosa Orino, dove volontari e associazioni sono sempre al lavoro per sistemare boschi e sentieri (nella foto, una delle iniziative in onore del Palio).
Dopo il lockdown sono tornato nella mia abitazione estiva con la mia famiglia e ahimè abbiamo trovato un paese che sembra essersi fermato alla scorsa estate, con le strade poco curate, un centro sportivo chiuso e lasciato all abbandono, strade tappezzate di catrame ed ai bordi gli antichi ciottoli mai riposizionati.
Che fine ha fatto la vecchia Orino, perla della Valcuvia di cui l’ Amministrazione comunale l’anno scorso nello stesso periodo durante il periodo di elezioni proclamava “ 5 anni per
terminare il percorso”.
Il distanziamento sociale capisco ha portato a grandi problematiche ma perché i nostri ragazzi non possono più giocare il mercoledì sera quando arriva il gelato in piazza? Eppure la scorsa estate tanti ragazzi seguivano i nostri figli nelle iniziative, basterebbe attenersi alle normative. La vecchia sede della Pro Loco lasciata all abbandono, posto dove una partita a carte si faceva ogni sera e si passava qualche ora in compagnia, ed i pareri degli abitanti con cui condivido il mio malumore non fanno altro che confermare la mia idea, tanti problemi e tanti contrasti in una piccola comunità che fanno male alla comunità, perché?
In un paese che fino a 20 anni fa era piena di vita e voglia di vivere.
Orino ed Orinesi riaprite per voi e per noi villeggianti che da anni veniamo ed amiamo questo meraviglioso Paese.
Lettera firmata
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