Addio a Sergio Zavoli
Il ricordo del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. Aveva 96 anni. Ha inventato "Il processo alla tappa", "La notte della Repubblica" e "Nascita di una dittatura"

Addio ad uno dei più grandi giornalisti della storia d’Italia. Sergio Zavoli, nato a Ravenna nel 1923, è morto nella sua casa di Roma il 4 agosto 2020
Scrittore e politico italiano oltre che volto e firma della Rai, ha fondato nel 1962 la trasmissione televisiva “Processo alla tappa”, un programma sportivo incentrato sul Giro d’Italia.
“Nascita di una dittatura” e “La notte della Repubblica” i suoi più grandi successi per la televisione pubblica, di cui è anche stato presidente in quota Partito Socialista Italiano, dal 1980 al 1986. Assente dal piccolo schermo dal 2001, è ricordato come uno dei più importanti giornalisti del nostro Paese.
Eletto al Senato nelle liste dei Democratici di Sinistra nel 2001, nelle liste dell’Ulivo nel 2006 e nel Partito Democratico nel 2008 e nel 2013, dopo 17 anni passati al Senato, non si ricandida alle elezioni politiche del 2018.
«Sergio Zavoli ci ha salutato lasciandoci in eredità il ricordo di un giornalismo colto, mai urlato e che guardava i fatti inserendoli in una connotazione critica, mai asservita». Così il presidente della egione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Sergio Zavoli.
«La sua lunga vita ha attraversato tutta la politica dal dopoguerra ad oggi, ha dato – prosegue il governatore -lustro alla RAI mostrando sempre la sua attenzione in favore della cultura nella televisione di Stato. Ricordo una frase che ascoltai da giovane giurista in un periodo oscuro della nostra Storia, mi fece riflettere e dopo tanti anni la ricordo ancora: “Non sarà una risposta militare, ma l’isolamento civile e la solitudine morale a scoraggiare i nuovi terroristi”. Una frase, un insegnamento ancora vivo che mostra tutta la forza dell’opinione pubblica e la sua democrazia».
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