Aspirapolvere: quali modelli sul mercato?

L’aspirapolvere è un elettrodomestico che non può mancare nelle nostre case

aspirapolvere

L’aspirapolvere è un elettrodomestico che non può mancare nelle nostre case. La sua comodità è comprovata da lungo tempo, venendo esaltata con il passare degli anni da un progresso tecnologico che lo ha reso sempre più performante e comodo.
In commercio sono presenti moltissimi modelli. Una varietà tale da rendere complicato scegliere al meglio e ottimizzare la spesa. Per farlo, occorre naturalmente partire dalle proprie esigenze e seguire una serie di criteri molto importanti. Andiamo a vedere quali.

Aspirapolvere: con o senza sacco?

Quando si deve optare per un aspirapolvere, occorre tenere presente la grande differenza che passa tra le due categorie principali: con o senza sacco.
Il primo rappresenta il modello tradizionale e il suo funzionamento è permesso da un motore elettrico, più o meno potente, il quale genera un risucchio teso alla raccolta di polvere e sporcizia da pavimenti, tappeti e altri angoli della casa. Materiale che, una volta aspirato finisce in un sacco, di tela o plastica, il quale dovrà essere svuotato una volta riempito, e sostituito.
Questo genere di macchinario è solitamente munito di un sistema di filtraggio Hepa, cui spetta il compito di trattenere gli allergeni contenuti nell’aria aspirata, per poi reimmetterla, purificata, nell’ambiente.
Il secondo, l’aspirapolvere senza sacco, prevede invece la presenza di un contenitore in plastica trasparente facilmente asportabile per le operazioni di svuotamento e pulizia, e sfrutta spesso la tecnologia ciclonica o multiciclonica. Viene cioè generato un vortice d’aria che aumenta il potere aspirante e raccoglie una maggior quantità di polvere. Quelli che ne sono privi, presentano un filtro nel contenitore, ben visibile.

Altri fattori da privilegiare in fase di scelta

Una volta deciso se il modello deve essere con sacco o senza, ci sono altri fattori da tenere presenti, per arrivare alla scelta finale. Ovvero:

  • il peso, un aspetto da considerare con molta attenzione soprattutto nel caso in cui la propria abitazione sia strutturata su più piani o sia necessario salire da un livello a un altro;
  • il consumo energetico, ovvero il peso che il suo utilizzo può avere sulla bolletta energetica. Per capire quale possa essere la sua incidenza, occorre prendere visione della potenza riportata in etichetta, la quale sta appunto ad indicare il consumo elettrico;
  • l’impatto ambientale, un aspetto sempre più rilevante nell’epoca del surriscaldamento globale. Di solito, i produttori definiscono aspirapolvere “eco” o “green” quei modelli i quali attestano il livello di consumo tra i 1.200 e 1.400 Watt. Si tratta di modelli comunque in grado di assicurare prestazioni di rilievo in fase di aspirazione, a volte pari a quelle dei modelli più potenti;
  • la presenza di accessori, alcuni dei quali estremamente utili, come le bocchette, destinate ad influenzare in maniera notevole la capacità di aspirazione di un aspirapolvere.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2020
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