Una giovane varesina la prima vittima della strage nazista di Baveno

La storia di Carla Caroglio, arrestata e uccisa a soli 25 anni dai soldati nazisti, è narrata nelle pagine del libro "La ragazza con la gonna scozzese". L'autore Giannantoni sarà questa sera a Baveno

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Un filo nella storia lega Varese e Baveno, nella tragedia delle stragi naziste avvenute sul Lago Maggiore.

È la giovane vita spezzata a soli 25 anni di Carla Caroglio, che lo storico varesino Franco Giannantoni ha ricostruito e raccontato nel suo libro “La ragazza dalla gonna scozzese” (Edizioni Amici della Resistenza/Quaderno n. 6).

Questa sera, venerdì 11 settembre alle 17.30 Giannantoni sarà protagonista proprio a Baveno in Sala Nostradomus (accanto alla Chiesa) per presentare il volume e raccontare quelle drammatiche vicende conosciute anche come l’Olocausto del lago Maggiore. Giornate cruciali per la storia italiana, in cui per la prima volta nel nostro paese, i soldati nazisti si resero responsabili di azioni di rastrellamento e assassinio di cittadini ebrei. Gli eccidi, ricostruiti negli anni successivi, avvennero tra il settembre e l’ottobre del 1943 nei comuni rivieraschi della sponda piemontese del Verbano. Nel 1963 nel corso del processo di Osnabrück vennero svolte le ricerche per ricostruire le responsabilità degli omicidi perpetrati sul lago Maggiore, tra questi anche l’episodio più noto dell’Hotel Meina. Tra le vittime di Meina si annovera anche Lotte Fröelich Mazzucchelli, anche lei originaria della provincia di Varese, di Gallarate (qui una recente ricostruzione del New York Times).

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Settembre 2020
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