Cosa significa “a casa entro le 23” con il coprifuoco?
Le Faq di Regione Lombardia chiariscono alcuni aspetti ancora ambigui dell'interpretazione delle norme sul coprifuoco entrate in vigore da giovedì 22 ottobre
Le Faq di Regione Lombardia chiariscono alcuni aspetti ancora ambigui dell’interpretazione delle norme sul coprifuoco entrate in vigore da giovedì 22 ottobre
Alle ore 23.00 il pubblico esercizio deve essere sgombro dagli avventori?
Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sono consentite fino alle 23.00, orario in cui va effettuato lo sgombero del locale e pertanto gli avventori eventualmente ancora presenti devono recarsi verso l’uscita, dopo aver terminato senza indugio le consumazioni.
Come si calcola il tempo di rientro alle proprie abitazioni dei clienti alle 23.00, orario fissato per la chiusura dei pubblici esercizi?
Gli avventori eventualmente ancora presenti alle ore 23.00 nel pubblico esercizio devono recarsi senza indugio alle proprie abitazioni, ovviamente lungo il tragitto più breve.
Se un cliente esce da un pubblico esercizio o un locale di spettacolo prima delle ore 23.00, ma nel rientrare a casa “sfora” tale orario, è sanzionabile?
Il cliente che esce dal locale prima delle ore 23.00 e che, per percorrere il più breve tragitto necessario a rientrare a casa, “sfora” il suddetto orario, non è perseguibile in quanto secondo l’art. 1 dell’ordinanza del Ministro della Salute del 21 ottobre 2020, adottata d’intesa con il Presidente della Regione, è sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.
Spostamenti notturni verso e da aeroporto/stazione ferroviaria (viaggiatori che hanno voli/treni già prenotati o accompagnatori) sono consentiti?
Sì, in quanto gli spostamenti da e verso l’aeroporto costituiscono una situazione di necessità, idonea a giustificare lo spostamento anche nelle ore comprese tra le 23.00 e le 5.00. Tali spostamenti possono essere giustificati anche da comprovate esigenze lavorative. Resta a carico dell’interessato l’onere di produrre adeguata autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000.
In un locale di ristorazione è consentito fermarsi a lavorare a porte chiuse dopo le 23.00 (per pulizie o preparazione di cibo per il giorno seguente)?
Sì, a condizione che il locale sia stato sgomberato e chiuso al pubblico e che al suo interno operi, per il tempo strettamente necessario, esclusivamente personale adibito alle pulizie e alla preparazione del cibo per il giorno seguente.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Varese CdQ9 su Tra nuove norme e incertezze sui monopattini, anche a Varese si sperimenta il futuro della mobilità sostenibile
italo su Il rappresentante degli studenti si dissocia dalla protesta contro la Settimana della Sicurezza al Falcone
elena manfrin su "Ero inoperabile per tutti, ma non per il professor Ghezzi: grazie a lui sono rinata"
Giulio Moroni su È morto il fotografo Oliviero Toscani
italo su Il caso della contestazione alla "Settimana della Sicurezza" a Gallarate
Anna65 su Esauriti i posti per lo screening Afrodite dell'ospedale di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.