Siamo stanchi del silenzio: i cittadini hanno il diritto di sapere
La ripresa dei contagi ripropone la necessità di avere trasparenza e una lettura chiara della situazione. I numeri asettici non bastano. I Varesini hanno il diritto di conoscere la verità
Cosa sta succedendo? Ce lo stanno chiedendo i nostri lettori e dal marzo scorso lo chiediamo costantemente anche noi di Varesenews. I contagi sono in crescita, soprattutto nel Varesotto terra rimasta quasi vergine nella scorsa ondata epidemica. Ogni sera arrivano i numeri dei nuovi positivi. Sempre e solo numeri: 54, 41, 36… Oggi superiamo i 100 nuovi casi.
La quotidiana litania di dati asettici spaventa o fa arrabbiare, ma non lascia mai indifferenti con pesanti ricadute sugli equilibri sociali e anche economici. Torniamo quindi a chiedere e pretendere risposte.
Come stanno andando i ricoveri? Dieci a Varese e 18 a Busto come dichiarato o sono di più? Noi non possiamo accedere negli spazi ospedalieri ma ci arrivano segnali che non riusciamo a confermare: c’è chi racconta di un reparto covid esaurito e di imminente allargamento a nuovi posti anche di terapia intensiva. “Gli ospedali si stanno preparando”, ci viene detto, ma a cosa? A chiudere di nuovo tutto alle altre malattie? A cosa ci dobbiamo preparare noi cittadini?
Perché non possiamo sapere con puntualità dati più specifici sui nuovi contagiati? Quanti anni hanno? Come stanno? Quanti di loro vengono ricoverati e quanti sono privi di sintomi? Quanti tamponi vengono eseguiti in provincia ogni giorno? Che rapporto c’è con i contagi individuati? In quali comuni si registrano i casi? Per quale oscuro motivo si continua a non essere trasparenti e a tacere di fronte alle domande?
Sappiamo che Ats Insubria non è in grado di comunicare ma Regione non può risolvere tale limite? È frustrante e, nello stesso tempo allarmante, questo atteggiamento indisponente di silenzio davanti alla richiesta di trasparenza.
Direttore Gutierrez, vogliamo risposte e chiarezza.
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Giustissimo! La poca chiarezza lascia ampi margini di interpretazione dei dati ,impedendo di capire la reale situazione ,in bene o in male.
Sottoscrivo tutto. Per favore, non smettiamo di fare domande e di pretendere risposte. Perché, francamente, la scarsissima trasparenza in merito alle informazioni fornite (o non fornite) è molto preoccupante.
La mancanza di trasparenza non è un difetto delle ASL o della regione, ma un difetto nazionale. Il modo di comunicare i dati e dovunque lo stesso dal governo in giù e chi non si adegua viene sanzionato. Serva ad esempio l’ultima ordinanza di De Luca che ha imbavagliato tutti, cominciando dal personale sanitario.
Personalmente trovo che la comunicazione della Regione Puglia sia efficace e dettagliata. Tanto per fare un esempio
Mi piace confrontare anche come le differenti regioni dispongano di pagine di accesso chiare e dettagliate che illustrino la situazione dei contagi in corso e le caratteristiche dei pazienti:
Questo è quello che sono riuscito a trovare a livello di Lombardia:
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/coronavirus/dashboard-covid19
Questo invece nella regione Toscana:
https://www.ars.toscana.it/banche-dati/dati-sintesi-sintcovid-aggiornamenti-e-novita-sul-numero-dei-casi-deceduti-tamponi-per-provincia-e-per-asl-della-regione-toscana-e-confronto-con-italia-con-quanti-sono-i-decessi-per-comune?provenienza=home_ricerca&dettaglio=ric_geo_covid&par_top_geografia=090