TrainIng, successo per l’edizione “digitale”. Due giorni di alta formazione per gli ingegneri della provincia

Tanti i temi trattati, dai raggi cosmici alla filosofia morale. Pietro Vassalli presidente dell'Ordine degli ingegneri: «È il risultato ottenuto da un gruppo di lavoro straordinario»

Generico 2018

Le due giornate di TrainIng, il programma di alta formazione organizzato dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Varese, sono terminate. Con la serenità di chi è ormai consapevole di aver condotto la nave in porto, nonostante il periodo complicato che stiamo vivendo a a causa del coronavirus, Pietro Vassalli prova a fare un bilancio. «Abbiamo avuto oltre duecento iscritti in entrambe le giornate – dice il presidente dell’Ordine degli ingegneri – a cui vanno aggiunti tutti gli esterni che si sono collegati per ascoltare i nostri relatori. Sembrava che la bellezza di TrainIng e la sua ricetta vincente dovessero scomparire nella memoria di chi aveva vissuto le due edizioni precedenti, invece siamo riusciti a mantenere quasi intatta la scaletta prevista per marzo».

Un’impresa tutt’altro che semplice, considerati i nomi e l’intensità del programma che ha toccato temi trasversali e di cultura generale con quindici interventi, tra cui quelli di Amalia Ercoli Finzi, considerata una delle massime esperte internazionali in ingegneria aerospaziale, Donatella Sciuto, prorettore vicario e responsabile delle strategie di ricerca del Politecnico di Milano, e Roberto Battiston, fisico sperimentale, uno dei maggiori esperti di raggi cosmici. (le sessioni di TrainIng2020 su youtube)

«Io sono solo il frontman di un gruppo di lavoro straordinario, composto da dieci persone che hanno tenuto alto il marchio di questo consiglio – continua Vassalli -.  Senza Cristina, Donata, Donatella e Monica non avremmo potuto raggiungere la vetta».
Mettere in piedi un’infrastruttura complessa come quella di TrainIng è un risultato per nulla scontato. In questi mesi l’Ordine degli ingegneri di Varese, sia nella fase di piena emergenza sanitaria che in quella della parziale ripresa, è stato impegnato su più fronti a partire dal coinvolgimento per la valutazione e messa in funzione di alcune strutture sanitarie, passando per la formazione nell’uso delle scuole delle tecnologie della didattica a distanza, fino alla consegna delle firme digitali a casa degli iscritti senza che dovessero passare dalla sede.

L’ordine degli ingegneri ha dimostrato di agire in un’ottica di servizio agli iscritti e al tempo stesso di aprirsi all’intera comunità. Un aspetto sottolineato anche dal prefetto Dario Caputo, intervenuto con un saluto significativo in apertura dei lavori. «Mi sono domandato: che cosa potrebbe mai dire un funzionario pubblico in questa occasione? In realtà i punti di contatto esistono e sono rappresentati dalle materie di cui le prefetture si occupano quotidianamente: interventi per le infrastrutturerecupero delle aree industriali, fonti rinnovabili, costruzione e la ricostruzione dopo eventi catastrofici. E poi c’è un punto di comune riflessione sull’attività svolta nell’impegno nella lotta antimafia». 

TraiInig non è solo scienza ingegneristica e tecnologia. Nel programma ha trovato un posto di rilievo l’aspetto etico-morale affrontato dal filosofo Fabio Minazzi, ordinario di filosofia della scienza all’Università degli Studi dell’Insubria, che ha trattato il tema della “deontologia professionale in Italia tra moralità e morale”. La situazione che viviamo affonderebbe le sue radici culturali nel ‘600, secolo caratterizzato da alcuni grandi eventi che plasmeranno poi la modernità italiana. «Il nostro è un grande paese ma ad alto tasso di inquinamento morale – sottolinea il filosofo -. Secondo Alessandro Manzoni, nel 1600 ci sono tre strozzature della storia: Galileo è il padre della scienza moderna, ma viene processato dall’inquisizione. Il nord dell’Europa segue il protestantesimo luterano, mentre il sud dell’Europa segue la controriforma inquisitoria. Un passaggio cruciale, quest’ultimo, che svilupperà il fenomeno del Nicodemismo: l’individuo si adegua alla realtà, ma sviluppa un senso di libertà interiore, una specie di diaframma per difendersi dal potere. Infine, Lutero, traducendo in tedesco la bibbia, mette il credente a confronto con la parola di Dio, per far sì che venga letta dal popolo. Nel 1525 in Germania viene introdotta l’istruzione obbligatoria per tutti. Noi ci siamo arrivati nel 1861, e solo sulla carta».

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Pubblicato il 11 Ottobre 2020
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