Varese 2.0: “Basta, è il momento della responsabilità”

La lettera aperta del movimento civico varesino sulle polemiche politiche nella situazione attuale

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Pubblichiamo integralmente la lettera aperta del movimento civico varesino Varese 2.0, che confronta le polemiche politiche della città con la grave situazione attuale

Lo Stiamo vedendo in questi giorni, sia a livello nazionale che a livello locale.
Le decisioni che vengono prese, per la maggioranza, sono tutte giuste e prese nel bene di tutti gli italiani; per la minoranza, sono tutte sbagliate e porteranno il paese allo sfascio.
Politici che esacerbano gli animi, con il solo fine di speculare elettoralmente, politici che li rassicurano, con la stessa finalità.
Non vi è confronto, anche a livello locale. Da settimane a Varese 2.0 viene chiesto solo con chi si schiererà nelle prossime elezioni comunali, da settimane viene tirata per la giacca per alleanze possibili (e anche impossibili) o per strumentalizzazioni utili solo allo stomaco di chi le legge.
La situazione di emergenza che stiamo vivendo rende inutili tutte queste considerazioni, è il momento del “qui ed ora”, di mettere da parte la campagna elettorale.
Abbiamo bisogno di una tregua.
Sul web furoreggiano gli attacchi a Fontana, al centrodestra, a Caianiello, grazie all’intervento di un giornalismo d’inchiesta importante, doveroso ma anche molto pervasivo.
Quelle denunce devono avere un percorso giudiziario, prima che un percorso mediatico che lo sostituisca.
A livello locale vediamo attacchi sulla sporcizia in città, sui lavori in corso, vediamo annunci ed inaugurazioni …..tutti bravissimi a criticare, a sollevare questioni, ad attaccarsi medaglie, ma oggi abbiamo bisogno di confrontarci su soluzioni difficili, dolorose, complicate, non di post su facebook, per raccogliere facili consensi.
Sembra quasi che si cerchi solo di far inciampare la parte “avversa”, invece di ricercare un dialogo.
Questo non è il tempo del consenso, questo è il tempo della responsabilità, dell’unità e della coesione.
Possiamo trovare temi che ci accomunino? Possiamo individuare 5, 10 priorità su cui lavorare insieme, per rendere meno faticosi, meno duri questi momenti drammatici?
Possiamo spostare denaro, regionale o comunale che sia, anche sospendendo progetti, sulle reali emergenze di queste città? Possiamo rinviare i lavori di Via Del Cairo?
Possiamo dimenticarci in questo momento della muffa e delle buche nelle strade per cercare luoghi che possano ospitare persone positive, per non sovraccaricare gli ospedali? La Quiete? L’Ata Hotel?
Solo idee? Soluzioni impercorribili? Non lo sappiamo, ma parliamone, senza pregiudizi e senza rancori.
Questi sono solo esempi, ed è per questo che chiediamo di sederci intorno ad un tavolo…oggi…non quando i buoi saranno definitivamente scappati.
Adesso qualcuno ci dirà che stiamo facendo demagogia o, peggio, campagna elettorale.
Prego, fate pure, noi non minimizziamo la nostra paura, non ce ne vergogniamo, ma i problemi sono lì tutti da vedere e tutti da risolvere.
Noi, tutti noi, siamo quelli che stavamo aspettando. Perchè solo insieme usciremo da questa situazione.
Dimostriamoglielo alla nostra città.

di
Pubblicato il 27 Ottobre 2020
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