Brenta, l’appello del sindaco: “I medici di famiglia non ce la fanno più”

Ballardin e la richiesta ad Ats di intervenire: “Dottori affaticati e oberati di lavoro, con turni di oltre 14 ore“

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Pubblichiamo la lettera aperta del sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin che sottolinea il grave problema attraversato dai mdici di base della sua zona, la Valcuvia.

Voglio lanciare, come Sindaco un accorato appello ad ATS Varese e alle Istituzioni regionali, affinché si intervenga con urgenza supportando le esigenze dei medici del territorio che stanno vivendo una situazione di enorme difficoltà e rischiano, nella situazione attuale, di non reggere l’enorme mole di lavoro che grava oggi sulle loro spalle.

Dei quattro medici presenti nella nostra zona due sono positivi al covid-19 e uno di questi purtroppo, a cui faccio gli auguri di pronta guarigione, è ricoverato all’Ospedale di Varese.
Ogni giorno i due medici rimasti devono affrontare una mole enorme di lavoro al punto di rimanere impegnati sino a 14 ore al giorno per affrontare i numerosi casi di persone ammalate o sospetti contagiati.

Il lavoro di visita, anche per visite di pazienti dei colleghi contagiati, di ricevimento delle numerose telefonate di richiesta e di informazione, di compilazione delle numerose pratiche burocratiche, di prenotazione di esami e molte altre incombenze, stanno mettendo a dura prova la tenuta dei nostri Dottori.
Soprattutto le persone a casa malate vanno seguite costantemente o telefonicamente o bardati, con le necessarie protezioni, presso il loro domicilio.

Anche durante gli orari di lavoro ambulatoriale la situazione è diventata insostenibile per le necessità dovute al prolungamento notevole degli orari di visita, dovuti alla necessità di far fronte anche alle esigenze dei pazienti dei medici malati, che nell’incombenza necessaria di indossare i necessari, ma ingombranti dispositivi di protezione, che impediscono e nella necessità delle numerose e continue visite giornaliere limitano, anche le normali necessità fisiologiche.

In questa difficile fase non è più sufficiente una necessaria solidarietà territoriale verso il loro prezioso lavoro, ma è necessario far arrivare alla Dirigenza provinciale di ATS questa grave difficoltà territoriale che rischia, se non affrontata con la definizione dei necessari e indispensabili supporti medico operativi, di aggravare ulteriormente la situazione, in quanto il prezioso lavoro dei due medici posti in uno stato di così grave tensione, può peggiorare in particolare in una situazione di grave stress operativo come quello che stanno vivendo.
Il lavoro dei medici specie in questi difficili frangenti è estremamente prezioso in quanto può concorrere ad evitare o a ridurre la grave situazione dei nostri ospedali già posti in uno stato emergenziale.

Quanti più pazienti si riusciranno a tenere alle cure domiciliari o in quarantena, quanto più migliorerà il carico che oggi grava sulle cure ospedaliere, evitando situazioni che si stanno orientando verso contesti di collassamento.
Il mio invito accorato e urgente è l’appello di un territorio che vede un incremento notevole dei contagi e che si preoccupa di una situazione che potrebbe avere difficoltà di gestione in una situazione di breve periodo.

Chiedo agli Organismi Sanitari Territoriali e alla Regione Lombardia di ascoltarci e di provvedere in tempi rapidissimi ad una risposta confacente alle esigenze evidenziate.
I numeri dei contagiati sono oggi molto elevati in tutto il territorio e non sono certamente rispondenti a quelli dichiarati dal sito EMER-COVID dell’ATS di Varese e comunicati ai singoli comuni, in quanto si rileva una difficoltà nell’aggiornamento puntuale dei dati, che risultano sottostimati.

Diamo in questo prova, come Istituzioni dello Stato, di una capacità che ci può contraddistinguere e soprattutto rispondiamo all’appello dei medici con concrete azioni di supporto alle loro richieste di aiuto prima che la situazione si aggravi ulteriormente a danno della salute e di una capacità di intervento che rischia di aggravare la situazione delle persone e arrecare grave danno alla situazione del territorio.

Il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2020
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