Coinger, a Morazzone si è conclusa la “sperimentazione del microchip”

I sacchi viola sono tornati "anonimi" e i cittadini si sono chiesti a che punto fosse il test avviato sul loro comune. «E' terminato - spiega Taricco - ora analizzeremo i dati»

sacco viola apertura raccolta differenziata

La sperimentazione di Coinger a Morazzone si è conclusa. I sacchi della raccolta differenziata sono tornati “anonimi”: niente più chip RFID, il microchip in grado di rilevare dati importanti sulla quantità di indifferenziato prodotto e sull’efficacia della suddivisione effettuata.

A far notare la sparizione del piccolo rilevatore è stato un cittadino di Morazzone che in un post Facebook chiedeva a Coinger a che punto fosse la sperimentazione, cominciata un paio di anni fa.
«Ho notato nelle ultime due volte che mi sono recato in comune per il ritiro del rotolo di sacchi per l’indifferenziata, che il chip RFID che caratterizza la raccolta puntuale nel nostro comune non viene neanche più apposto sui sacchi distribuiti – scrive il cittadino -. Ora mi chiedo, e chiedo al comune e a Coinger, come è andato a finire il periodo di prova per la raccolta puntuale dell’indifferenziato e l’umido? Non abbiamo più saputo nulla in merito: se si continuerà o no e come è andato l’esperimento».

Fabrizio Taricco, amministratore di Coinger
, spiega che in effetti la sperimentazione è finita: «Questi erano i tempi che avevamo stabilito per procedere al test sulla tariffa puntuale di bacino. Aveva lo scopo di verificare la funzionalità degli strumenti per la raccolta dei dati; ora dobbiamo passare all’analisi che ci aiuterà a capire quale sia la modalità migliore per procedere».

Cosa cambia quindi per il “comune pilota”? Nulla. «Il servizio continuerà come prima – spiega Taricco – il cittadino non noterà alcun cambiamento, almeno fino a quando non si deciderà di partire ufficialmente con l’applicazione della tariffa puntuale di bacino in tutti i comuni che aderiranno al progetto».

L’emergenza sanitaria ha rallentato il confronto tra i comuni, alcuni dei quali non sono disposti ad applicare questo nuovo sistema di raccolta e pagamento dei rifiuti.
«Stiamo cercando di mediare con tutte le parti – spiega Taricco – E’ una matassa che si dipana lentamente. Coinger sta prendendo in considerazione tutte le posizioni e cercheremo di mediare sulla base delle situazioni che incontreremo».
Nel frattempo Coinger deve affrontare situazioni ben più contingenti: alcune piattaforme sono state chiuse e sono rimaste aperte solo quelle di Brunello, Solbiate Arno, Oggiona con Santo Stefano, Sumirago, Bodio Lomnago, Besnate, Castiglione Olona e Vedano Olona. E a causa della mancanza di personale sono stati sospesi sino a data da destinarsi tutti i servizi extra, per comuni e utenze, quali il ritiro degli ingombranti porta a porta ed i servizi aggiuntivi di nolo motocarro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2020
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