Florovivaismo: Gadda (IV) Da Camera giusto riconoscimento a settore rilevante made in taly
Le parole della deputata varesina, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura e relatrice della proposta di legge approvata in prima lettura alla Camera
“L’approvazione a larga maggioranza della proposta di legge in materia di florovivaismo dà riconoscimento ad un settore che rappresenta una quota molto rilevante del nostro prodotto interno lordo e che impiega oltre 120 mila addetti tra attività dirette e indotto, ed è espressione del nostro made in Italy all’estero. Ringrazio il collega Liuni, e tutta la commissione agricoltura per il lavoro positivo di questi mesi”, così la capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura e relatrice della proposta di legge approvata in prima lettura alla Camera.
“Si tratta di un settore molto colpito dalla pandemia in atto, che è intervenuta nel periodo di maggiore picco produttivo. A maggiore ragione, diventa fondamentale fornire regole certe, garantire continuità agli investimenti e dare concretezza ad un piano strategico nazionale che consenta al nostro florovivaismo di strutturarsi maggiormente. È uno dei comparti a maggiore densità di tecnologia, investimenti in innovazione, ricerca, e competenze professionali elevate”.
“Nel mio intervento finale ho voluto portare una nota personale, citando in aula la città in cui vivo, Varese. È chiamata storicamente la città giardino, proprio per la bellezza dei suoi giardini pubblici e privati, e per il connubio positivo tra arte, cultura, dimore storiche, paesaggio. La cura, la manutenzione del territorio e la fruibilità per tutti della bellezza, oggi più che mai sono un valore in una comunità che mette in primo piano la qualità del vivere e il benessere dei cittadini. E sicuramente per la provincia di Varese, il settore rappresenta una quota molto importante dal punto di vista imprenditoriale e occupazionale, per questo va sostenuto in un momento così complesso”.
“In legge di bilancio confido si possano fare ulteriori passi in avanti, ad esempio estendendo e rendendo strutturale il cosiddetto bonus verde. Oggi più che mai abbiamo compreso l’importanza di investire nella manutenzione, nella cura e nella bellezza dei nostri territori a partire dalle aree urbane, pubbliche e private. La sfida della sostenibilità economica, sociale e ambientale passa anche dal rafforzamento di filiere importanti come quella florovivaistica” conclude.
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