I lampioni spenti “accendono” il consiglio comunale di Azzate
Una seduta caratterizzata da scambi di accuse e attacchi da parte dell'opposizione. I punti dell'ordine del giorno passano in secondo piano
Nel consiglio comunale di questa sera, sabato 28 novembre, si sarebbe dovuto parlare di variazioni di bilancio ma a dettare l’ordine del giorno è stata l’opposizione. Una seduta tesa, dai toni sostenuti. L’assessore ai Lavori Pubblici, nonché vicesindaco, il sindaco e gli assessori hanno dovuto rispondere agli attacchi dell’opposizione che ha preparato con calma e, una metodica accurata, i temi da mettere sul tavolo questa sera.
Le variazioni al bilancio sono passate quindi in secondo piano e si è parlato di temi ben “più caldi”: i lampioni spenti in alcune delle vie principali del paese, via Cottalorda, dove si trova l’asilo, e in altri punti nevralgici del paese, via Marconi, via Bossi, fino alla via Castello, frazione Vegonno. Ma anche “dell’inadeguatezza della giunta”.
La minoranza ha chiesto conto del fatto che buona parte del paese sia al buio: «Non è così – ha risposto il sindaco Gianmario Bernasconi – Si tratta di alcune decine di lampioni su 800 punti luce; c’è un problema che stiamo cercando di affrontare e di gestire. Una parte della manutenzione dei lampioni è pubblica, di proprietà comunale, circa il 30 per cento, mentre l’altra parte è gestita da Enel Sole. Nel corso dell’ultimo mese si è posto un problema: alcuni punti sono luce sono così datati che non sono più a norma di legge. Enel non interviene perché devono essere cambiati totalmente, una sostituzione che va sovvenzionato dall’ente comunale e questo mette in moto meccanismi complessi. Alcuni punti luci si possono sostituire con tempistiche veloci altre più lente». Anche a causa dell’emergenza Covid l’operazione ha subito ritardi non indifferenti. Il problema, insomma, non sembra di rapida e facile soluzione.
Da quel momento però è stato un “crescendo rossiniano”. L’opposizione ha accusato la maggioranza di essere immobile, incapace di gestire il paese.
«I lampioni spenti in paese non saranno il 50 per cento – ha detto Carlo Arioli di “Azzate in Valbossa” ma la Regione Lombardia ci ha dato 200 mila euro da spendere e anziché chiudere le buche e sistemare i lampioni, avete speso quei soldi per spostare il monumento dei caduti cinque metri più indietro». Il riferimento è alla riqualificazione urbana dell’ex pesa pubblica e del parchetto del monumento ai Caduti di via Piave. «Il paese è abbandonato – ha proseguito Arioli – Il sindaco ha lasciato tutto al vicensindaco Barbarito, Davide Ferrè (l’ex vicesindaco ndr) è sempre assente. Siete lo zero assoluto: il paese è abbandonato a se stesso e voi ne siete responsabili». Al consiglio comunale “andato in scena” via streaming ha assistito un folto pubblico: oltre venti persone.
Qui il consiglio comunale
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Lo stesso problema di lampioni spenti, segnalati da oltre un anno all’amministrazione comunale di Buguggiate , sulla provinciale sp17 in Via xxv Aprile.